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Le Monde: Mbappé reclama 55 milioni e porta il PSG in tribunale. Cosa rischiano i parigini

di Michele Pavese

Nonostante le frasi di circostanza e gli atteggiamenti di facciata, quello tra Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain è un matrimonio finito decisamente male. Il fuoriclasse francese avrebbe infatti deciso di rivolgersi agli avvocati visto che il club parigino non avrebbe mantenuto fede alle promesse; secondo le informazioni riportate da Le Monde, Nasser al-Khelaifi non avrebbe pagato al giocatore tre mesi stipendio e un ricco bonus, per un totale complessivo di 55 milioni.

Cosa è successo: nell'agosto del 2023, quando Mbappé fu escluso dalla tournée asiatica a causa del suo rifiuto di rinnovare il contratto, l'ex Monaco si incontrò con il presidente, che provò a strappargli la promessa di condonargli 80 milioni che gli sarebbero spettati come "premio fedeltà". Mbappé, che aveva già deciso di andarsene, aveva rifiutato la proposta e così quell'importo non è stato pagato: secondo al-Khelaifi l'onere spetterebbe al Real Madrid, come bonus alla firma per il suo acquisto da svincolato, mentre il calciatore si è recato ora in tribunale per ottenere i soldi.

Qualora l'azione legale di Mbappé avesse l'esito sperato, il PSG potrebbe subire dure sanzioni, come il blocco del mercato in entrata per una sessione o addirittura la perdita della licenza UEFA, che porterebbe il club a non giocare la prossima edizione la Champions League. Una pena fin troppo severa e praticamente impossibile da ricevere, considerato anche che Nasser al-Khelaifi è il braccio destro del presidente Ceferin.


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