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Fluminense Campione, Marlon: "E' stato epico vincere, quanti messaggi dall'Italia"

di Marco Conterio

Marlon, difensore del Fluminense fresco di vittoria della Copa Libertadores, in Italia con le maglia di Sassuolo e Monza, ha parlato in esclusiva a Radio Sportiva. "E' stato un momento epico e unico per me. Dopo aver vinto il trofeo, l'abbraccio e i baci della famiglia sono stati indimenticabili: abbiamo sofferto tanto in questi anni, vivere un momento così è importante se condiviso con loro".

Che partita è stata?
"Diniz ha lavorato tanto sulla testa, chiamava ogni giocatore singolarmente, ci motivava. Ci dava convinzione per vincere il titolo. Abbiamo sopportato bene lo stress, è stato bellissimo".

Si chiude un cerchio per lei?
"Non si chiude un cerchio, si apre un nuovo cerchio... Vincere una competizione così è un sogno che si raggiunge, si apre un nuovo ciclo per me".

Il complimento più bello ricevuto?
"Tanti, tantissimi. Il ds dello Shakhtar, del segretario del Monza, del direttore del Sassuolo, dei preparatori di De Zerbi, di Paolo Bianco, di compagni ed ex compagni. Vuol dire tanto, significa che ho lasciato un segno".

Hai avuto grandi maestri, da De Zerbi a Luis Enrique fino a Diniz: ti stanno ispirando per un futuro da allenatore?
"Ci penso davvero: inizio già a prepararmi anche per quello, studio a livello di lingue, di norme, per imparare sempre di più e poi vediamo se sarà tecnico o direttore..."

Vedi Diniz come futuro ct del Brasile?
"Ancelotti è un grandissimo allenatore, ha la sua storia, ma Diniz sta facendo molto bene. Su questo la Federazione prenderà la sua decisione in modo intelligente".


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