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Figo: "VAR? Non è tutto bianco o nero. Ecco perchè non mi piace la Superlega"

di Andrea Piras

Dal VAR alla Superlega. Sono tanti gli argomenti toccati da Luis Figo nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna di Marca. L'ex Inter e Real Madrid ha voluto parlare del calcio di adesso soffermandosi sulla tecnologia in campo: "Il VAR serve per le situazioni in area e per cose molto definite. Giocatori, allenatori, tifosi e giornalisti devono avere ben chiaro a cosa stiano giocando, non devono esserci mille opinioni perché la gente non sa cosa sta succedendo.

Possiamo parlare mille ore del VAR e non ci sarà mai il consenso perché il calcio non è tutto bianco o nero. Ma ci sono delle sfumature... Per saltare un giocatore deve aiutarsi con le braccia, non puoi giocare con le braccia attaccate al corpo. Bisogna essere sensibili quando si decide e quando si decide, per chi come noi ha giocato a calcio, non si prendono decisioni logiche.

Perché non mi piace la Superlega? Guarda, a me le competizioni piacciono se c'è veridicità e merito sportivo. Sono di Madrid e non ho nulla contro il Real Madrid ma non essere d'accordo non significa essere contrario. Quello che vedo è che un giocatore come me, che ha iniziato a giocare nello Sporting, per come è fatta la Superlega, non avrà mai la possibilità di giocarci. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare la Champions League, perché l'ho vista in tv e ho detto: 'voglio diventare così'".


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