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Dagli USA al mondo Red Bull, l'ascesa di Jesse Marsch. A Lipsia raccoglie un'eredità difficile

di Michele Pavese

Il Lipsia ha comunicato chi sarà l'erede di Julian Nagelsmann: nessuna sorpresa, perché la scelta è caduta su Jesse Marsch, uomo Red Bull già da molti anni. Sarà l'attuale tecnico del Salisburgo, dunque, a ereditare la panchina dal prodigio passato al Bayern Monaco. Marsch, 47 anni, è uomo fidato del colosso austriaco da più di un lustro: dopo aver mosso i primi passi negli USA, dove è stato assistente del CT Bradley fino al 2011, il mister statunitense ha cominciato la sua carriera da allenatore nel Montreal Impact; una sola stagione seguita da tre anni di riposo, prima di tornare in pista con i New York Red Bulls. Sono tre stagioni fantastiche, che gli valgono la chiamata alla casa madre. Marsch diventa l'assistente di Ralf Rangnick, poi decide di rimettersi in proprio e continua la sua gavetta a Salisburgo. Vince tanto, fa crescere i giovani e la sua squadra gioca un bel calcio. Insomma, dimostra di essere pronto al grande salto, e puntuale arriva la chiamata del Lipsia. Lo aspetta un'impresa difficile, perché il suo predecessore si è spinto anche oltre le più rosee aspettative.


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