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Vieri: "Il 5 maggio la delusione più grande della mia carriera"

di Lorenzo Di Benedetto

Ai microfoni di Dazn, l'ex attaccante dell'Inter, Christian Vieri, ha parlato della sua carriera: "Non ho una sfida in particolare che sentivo più delle altre. Ogni partita era una battaglia, ci volevano sempre i guantoni, ma più che quelli usavo i gomiti. Comunque il colpo più forte credo sia stato quello del 5 maggio quando abbiamo perso lo scudetto all’ultima giornata. Ma fare il calciatore è bello perché puoi vincere e perdere. Sei davanti a 80 mila persone allo stadio e senti di non avere motivo per gettare la spugna. Tutti gli allenatori sono bravi, ti danno una grandissima mano. Col passare del tempo ci diventi amico ma comunque un calciatore deve anche sapersi tirare su da solo. Non ho mai pensato di ritirarmi per salvarmi da una situazione difficile. È il lavoro più bello del mondo e lo rifarei dall’inizio".


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