.

TMW RADIO - Longhi: "Italia, è nato il mancinismo. Inter, Calhanoglu il post-Eriksen"

di TMWRadio Redazione

A TMW Radio, per "Eurologia", il giornalista Bruno Longhi ha detto la sua sugli Europei 2020.

Italia che chiude a punteggio pieno. Otto cambi col Galles, dove si è vista la differenza maggiore?
"Dopo il girone della Francia, il nostro era il più duro. La Turchia è stata asfissiata, con la Svizzera abbiamo colpito con la tecnica, con il Galles abbiamo voluto dimostrare quanto il collettivo venisse nettamente prima delle individualità. Il risultato non è cambiato, terza vittoria su tre".

Jorginho-Verratti intoccabili?
"Per me è solo Jorginho in questa Nazionale. E' il perno del centrocampo, è il sole attorno al quale ruotano i satelliti, così come Bonucci dietro è quello che fa partire il gioco. Senza Verratti, con Locatelli l'Italia è riuscita comunque a fare bene".

Per gli ottavi che scelte a controcampo?
"Mancini tiene due centrocampisti più statici e uno che si inserisce. Ieri era Pessina quest'ultimo, di solito lo fa Barella. Lì c'è più scelta, deve solo decidere cosa fare. La scelta è ampia. Io credo che Barella tornerà titolare, poi penso che si andrà con Jorginho e Verratti".

I migliori tre azzurri dopo le prime partite?
"Non è facile. La difesa è arrivata a 11 partite senza subire gol. Jorginho è imprescindibile, poi andrei su Locatelli e Spinazzola. Ma la squadra ha vinto con il gioco e senza veri titolari. Siamo di fronte a un nuovo movimento calcistico, il mancinismo, un'idea e un nuovo modo di fare calcio".

Quale il "colpo di tacco" di Mancini finora?
"Zaniolo. Aveva chiamato un ragazzo che non aveva mai giocato in Serie A. Lì capisci al genialità di un allenatore che punta soprattutto alla qualità. Così come Pessina ieri col Galles". 

Insigne, il rinnovo col Napoli non arriva:
"So che la proposta di ADL, visto il momento in cui viviamo, in cui si devono tagliare i costi, era al ribasso. Servirebbe un passo indietro di tutti. Se si arriverà a un accordo, non credo sia migliorativo per il calciatore".

Calhanoglu passa dal Milan all'Inter:
"E' abbastanza sorprendente, però ha una sua spiegazione. E si collega al caso Eriksen. L'Inter, trovandosi nell'impossibilità di riavere il danese e avendo bisogno di un giocatore di fantasia, ha virato sul turco. E permette all'Inter di risparmiare. Il Milan potrà rimediare in giro un altro Calhanoglu, non è un giocatore insostituibile. Si parla di nuovo di Zaccagni, che piaceva già in inverno. Calhanoglu al top è superiore a Eriksen, che ha il piede migliore però. Vedremo però che Calhanoglu sarà, quello visto a Euro 2020 è sparito dal campo".


Altre notizie