TMW RADIO - Di Gennaro: "Atalanta come l'Olanda dei '70. Chiesa? Più colpe lui della Fiorentina"
L'ex centrocampista Antonio Di Gennaro, oggi commentatore televisivo, è così intervenuto ai microfoni di TMW Radio, nel corso di Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Sia Verona che Inter vengono da due partite giocate male e persa in maniera netta. Juric ha fatto un grande lavoro, ma adesso c'è da finirlo per bene. Non so se la sconfitta di Brescia sia per appagamento o stanchezza... L'Inter non può più perdere il passo, perché l'Atalanta vola e la Lazio stenta: volendo può correre per il secondo posto, e Conte ha un'occasione importante. Vedo un risultato incerto e credo ci saranno anche ritmi alti, o le due squadre perderebbero parte delle loro caratteristiche".
Il Genoa rischia la B? Dove nascono i problemi?
"Strano perché Nicola aveva fatto bene prima della pausa. Vincere a Milano con il Milan aveva iniettato fiducia e speranze, sappiamo che il presidente spesso cambia e quindi è difficile dare continuità . Pensavo che Nicola potesse fare meglio, vedo che alla squadra mancano temperamento ed aggressività . Non pensavo finissero sotto il Lecce, che ha vinto una partita importante. Sono tanti anni che il Genoa è in difficoltà , e i tifosi sono sul piede di guerra col presidente. Un vero peccato perché la piazza è di quelle grandi e andare a Genova è sempre stato un bel vedere. C'è stato un ridimensionamento".
L'Atalanta può andare a vincere in casa della Juventus?
"Sì, sembra che la sosta per loro non ci sia stata. Giocano in maniera incredibile e stanno anche imparando a gestire le partite e a subire meno gol. Questo implica maturità e capacità di gestire una rosa importante. Penso a Muriel che ha segnato più gol di tutti e non è mai titolare. E che gol, di una bellezza... Vedo dei talenti che si divertono, un gioco alla olandese anni Settanta-Ottanta, un calcio totale al quale partecipavano tutti. Attenzione anche alla Champions League".
Nel caso Chiesa più colpe al club o a lui?
"Credo più sia questione del calciatore, che ormai è in Serie A da quattro anni e non ha ancora fatto il salto di qualità negli ultimi metri. Non so se sono problemi personali, se vuole andare via. Questo problema si è man mano accentuato in una stagione dove ha ricoperto anche più ruoli. Potrebbe anche essere adatto a un 3-5-2, magari giocando a tutta fascia alla Candreva. Certe considerazioni non servono solo alla Fiorentina, ma anche alla Nazionale: spesso sbaglia la scelta nei metri finali. In più è tutto legato ad una valutazione economica molto elevata".
A Ferrara ha segnato De Paul.
"La Fiorentina l'aveva cercato, e secondo me è un giocatore che può giocare in ogni squadra d'Italia. Sa stare in campo, sa fare le giuste scelte, gioca in più ruoli ed è nel pieno. Ha fame".
Di De Rossi allenatore che dice?
"Da una parte è intrigante, dall'altra un'idea pericolosa. Lui è sempre stato leader, e lo sei da giovane significa che farai carriera. Iniziare da una Fiorentina così però sarebbe davvero difficile. Io ora De Rossi alla Fiorentina non lo prenderei".