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Samuel ricorda il periodo all'Inter: "Io e Burdisso eravamo addetti alla griglia"

di Alessandra Stefanelli

Ospite della trasmissione 'A casa dell'ex' in onda su Roma TV, Walter Samuel si sofferma sul suo periodo di lockdown dovuto all'emergenza Covid-19: "Ho fatto un po’ il cuoco la sera, mi toccava. Ho un piccolo spazio dietro casa e ho approfittato imparare a fare alcuni piatti che mi piacciono ma che non avevo mai fatto. Alcuni sono riusciti bene, altri meno. All'Inter cucinavo io e gli altri mangiavano? No, facevamo tutti insieme, io però rimanevo tanto davanti alla griglia, insieme a Nico (Burdisso, ndr) ed altri ragazzi. Mi piaceva stare lì intorno, avevamo tutti dei compiti: Zanetti girava per i tavoli, noi stavamo alla griglia".

Sulla sensazione di affrontare la Roma da avversario: "Le prime volte era una sensazione non dico brutta, però strana. C’erano giocatori con cui avevo giocato, come Totti, De Rossi, Cufré, era strano affrontarli. Piano piano è passata e poi subentra la voglia di vincere".

Che tipo di allenatore è Walter Samuel?
"Non ho un modulo preciso in mente - spiega The Wall, oggi collaboratore tecnico nella nazionale argentina -, forse il 4-2-3-1, o il 4-3-3. Guardando il calcio e sentendo anche gli altri allenatori, penso che ognuno debba decidere in base ai giocatori a disposizione, sono pochi quelli che possono scegliere i giocatori. Forse soltanto chi allena le squadre importanti può scegliere quali giocatori prendere. Quello che ho chiaro è che mi piace il coraggio nella squadra, che prenda in mano la partita, non voglio una squadra che attenda".


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