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Perinetti: “Radiazione Palermo dolore per il sistema calcio”

di Alessio Alaimo

“L’osservazione diretta è sempre un romantico modo di illudersi che si e determinanti nella scelta dei calciatori. Le piattaforme tecnologiche però sono la cosa più riuscita del calcio”. Lo ha detto Giorgio Perinetti, ex direttore del Genoa, presente ad un evento organizzato dal County Club di Palermo in occasione dei WTA. “I calciatori e i social? Raccomandazioni che hanno sempre esito negativo. Siamo in ritardo nel gestire questo tipo di fenomeno, dobbiamo metterci al passo coi tempi. La radiazione del Palermo? Sui motivi ci sarebbe da fare un’inchiesta. L’importante è che da ieri si possa parlare nuovamente di ripartenza e rilancio, la nuova proprietà assume un onere importante. Le aspettative sono tante, ho sposato un progetto simile a Venezia: si può ripartire e questa è la cosa più importante. Quanto accaduto al Palermo è un dolore e una sconfitta non solo per i colori rosanero ma per tutto il sistema calcio”

Durante il meeting ha preso la parola anche la figlia del dirigente, Emanuela, general manager di Sport Dots. “L’utilizzo dei social? Per un atleta - spiega Emanuela Perinetti - è importante focalizzare la propria attenzione unicamente sull’aspetto sportivo e affidare altri aspetti a chi è esperto del settore. La tecnologia non sostituisce l’uomo, ma crea opportunità di lavoro. Oggi i social sono una vetrina, è più facile che un appassionato vada a guardare il risultato sportivo di un atleta sul profilo Instagram piuttosto che in tv”.


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