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Palmeri su Linterista.it: "Rischio esonero per Inzaghi? Figuriamoci le altre..."

di Redazione TMW
Fonte: Tancredi Palmeri per LINTERISTA.IT

Per quanto possa essere inaccettabile la sconfitta a La Spezia nonostante l’ottima partita disputata, solo all’Inter poteva capitare di sentire i processi e quasi la richiesta dell’esonero dell’allenatore nonostante la classifica dica ancora Inter secondo posto - per quanto momentaneamente visto l’impegno del Milan con la Salernitana. E se deve esonerare l’Inter che è seconda, figuriamoci le altre…

E solo gli interisti - non tutti, ma molti - potevano accodarsi a una narrazione simile, perdendo di vista che tra 2 giorni si giocano la Champions contro il Porto, e ripetendo come una cantilena le solite frasette ritrite: eh le 8 sconfitte, eh ma perché il turnover, eh ma perché i cambi.

Per carità, se l’Inter ha perso una partita che non doveva perdere al Picco, se è successa la stessa storia per l’ennesima volta, è ovvio che ci siano ragioni su cui chiedere conto alla squadra e a Simone Inzaghi. Ma essendo seconda forza della stagione, e con una squadra che gioca bene ma che cronicamente non chiude, abbandonarsi all’autodistruzione e al cupio dissolvi è un peccato mortale da parte dei tifosi interisti ben peggiore rispetto a quanto reclamino dai giocatori stessi.

Che Porto troverà? Una squadra a cui l’Inter ha rotto le certezze.

Dopo la sconfitta a San Siro, i Dragoes hanno perso in casa contro il Gil Vicente undicesimo: e per capire quanto il risultato sia incredibile, pensate che non cadevano al Dragao contro una delle non Tres Grandes da tre anni! E se non fosse abbastanza, nell’ultima giornata hanno vinto 3-2 in casa contro l’Estoril quartultimo, concedendo 2 gol e due rimonte. Vuol dire 5 gol subiti nelle ultime 3 partite, un parziale che non subiva pure da 2 anni.

L’Inter ha spaccato il fronte della solidità del Porto, potrà usufruire dell’assenza di Otavio, e non deve dare l’occasione ai portisti di rientrare dalle incertezze. Serve uguale intensità mostrata a San Siro, sapendo che il Porto avrà più coraggio e rispondendo senza spaventarsi. Un gol è davvero pochissimo, e lo è ancora meno senza la regola di quelli in trasferta: dunque è davvero controproducente pensarci troppo, perché i portoghesi rispetto ad esempio al Tottenham non sono spaventati dalla propria ombra.

Senza scoprirsi, ma corsa e spavalderia saranno necessari. Linee strette come il Porto ha applicato all’Inter all’andata, sapendo che stavolta saranno loro a dover venire ancora più avanti. Senza stare troppo bassi, e non portando troppo palla nel controllo singolo per evitare furti di possesso e transizioni. L’approccio è fondamentale perché può ribaltare gli stati d’animo: importa dunque non fare errori stupidi, come l’unico commesso da Otavio all’andata. Perché l’equilibrio si spezzerà proprio al primo errore commesso.


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