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Ordine (Cds): "Zlatan non è un messia ma rimetterà in riga i lazzaroni"

di Luca Bargellini

Nel giorno del secondo sbarco di Zlatan Ibrahimovic al Milan, Franco Ordine, firma del Corriere dello Sport, analizza i temi della nuova avventura rossonera dello svedese: "Chi lo conosce come uomo e come atleta (da Cassano a Capello) non ha mai coltivato dubbi. Zlatan non sarà mai un messia, di sicuro un capo branco, capace di trascinare chi ha la forza e la voglia di seguirlo e di mettere in riga i “lazzaroni” svogliati. A giudicare dall’esperienza ultima in rossonero, si possono anche intuire quali saranno le compatibilità tecniche. Nei due anni vissuti a Milanello egli costituì ditta spontanea con Antonio Cassano, intesa a memoria, senza studiare schemi o geometrie particolari, fondata sul rispettivo geniale talento. Dimostrò inoltre sintonia con Robinho e con Boateng, persino con Pippo Inzaghi riuscì a dialogare nelle sfide in cui lo svedese usciva dall’area lasciando Pippo a piantonare la zona calda. Con Pato non ci fu mai feeling. Anzi in un famoso contropiede contro il Napoli, il brasiliano ignorò Zlatan smarcatissimo e fu fortunato a fare centro egualmente altrimenti sarebbe finita male".


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