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Mattioli: "Per me la SPAL è puro amore. Per questo non farò calcio in nessun altro club"

di Luca Bargellini

Torna a parlare della SPAL Walter Mattioli, ex numero uno del club estense. Questo uno stralcio delle sue considerazioni ai PianetaSerieB in merito al suo rapporto con il club e al suo futuro nel calcio: "Non si può parlare di un rapporto professionale, è qualcosa di diverso. Sono innamorato di Ferrara, che è la mia città, e della SPAL, una seconda famiglia con la stessa importanza della prima. In otto anni non sono mai mancato un giorno, avevo dentro di me un’adrenalina talmente alta da non permettere che mi ammalassi. Per me non era un lavoro ma una missione, riportare la SPAL in determinati contesti.

Quando siamo arrivati a Ferrara lo stadio era carente e il centro sportivo in condizioni pietose. Siamo stati giornate intere a lavorare per sistemare tutto ciò, così da dare al settore giovanile e alla prima squadra campi e spogliatoi senza alcuna controindicazione.

Non mi vedo, oggi, dirigente di un’altra società: non potrei indossare un’altra sciarpa. Porto dentro un grande amore per questi colori, faccio quasi fatica a raccontarlo. Non è passione per il calcio, è una malattia”.


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