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Lazio, Valentini: "Sarri, c'è qualcosa che non funziona con la squadra e la tifoseria"

di TMWRadio Redazione

L'ex dirigente FIGC Antonello Valentini a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato della possibile girandola delle panchine in Serie A a fine stagione e non solo.

Che ne pensa di quanto accaduto ai funerali di Giacomo Losi?
"Sono senza parole. Mi dispiace molto per la memoria di Losi, che è stata una persona specchiata, una bandiera della Roma. Ci sono i funerali di Losi e a parte di Nela, che è andato a titolo personale, non c'era un calciatore, un tecnico o un dirigente della Roma ma solo 3 giocatori dell'U-18 e lo stendardo. Ribadisco quanto scritto sui social: una società che non ha memoria non è una grande società. Il problema della Roma è proprio questo. E' stata una grossissima gaffe che ha fatto la società. Qui c'entra lo stile di una società. La Roma è una grande società, e con una grande tifoseria, non può fare una gaffe del genere, non mandare nessuno in rappresentanza ufficiale a salutare una bandiera della Roma".

Thiago Motta dove lo vede la prossima stagione?
"Questo toto-allenatori non mi appassiona troppo. Ci sono troppe motivazioni personali, stimoli, rapporti...Conosco Motta dai tempi di Prandelli in Nazionale. Sta trasmettendo al Bologna le sue qualità. Credo che sia pronto comunque per il salto in una big. Bisogna solo stare attenti a fare il passo giusto, proporzionato. Ricordiamo cosa è successo a Gasperini con il passo all'Inter".

Sarri lo vede ancora alla Lazio?
"Non riesce a legare molto con la tifoseria e non riesce a trasmettere alla squadra delle sue idee di gioco che ho sempre apprezzato. C'è qualcosa che non funziona con la squadra e la tifoseria, non si sono presi, non vedo feeling e questo può incidere negativamente sul futuro".

Se fosse in un grande club punterebbe su Italiano?
"Si tratta di mettergli attorno le condizioni ideali per lavorare".

Allegri proseguirà con la Juve?
"Ha percentuali altissime, tenendo conto che in un momento difficile lo scorso anno ha tenuto la barra dritta e ha fatto crescere i ragazzi. Ha il diritto di giocarsela fino in fondo, confermando che non è bollito come qualcuno dice da diverso tempo".


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