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Lapo de Carlo: Mario Corso, un uomo vero

di Redazione TMW

L'aria risoluta, saggia e quella voce querula e allo stesso tempo secca. L'aria assorta, lo sguardo perso e poi determinato. Aveva più caratteri e un grande orgoglio, oltre all'ironia che metteva in scena frastornando chi gli parlava, perché non sapevi se scherzasse o dicesse sul serio. Mario Corso era una persona, prima di essere un giocatore, uno dei più grandi fantasisti, probabilmente il più grande, della storia dell'Inter e del calcio italiano.
Ho avuto il privilegio di conoscerlo e dividere con lui diversi eventi, lo studio televisivo a Telelombardia, la radio ed è sempre stato simpatico, tagliente, come quando mi commentava nell'orecchio cosa pensava davvero di quello che diceva un nostro interlocutore in studio, ma allo stesso tempo affettuoso.
L'ultima volta che ci siamo salutati è stato a San Siro, quell'ultima volta che non sapevo fosse quella conclusiva.


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