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Il Sindaco di Firenze sullo Stadio: "Basta trattarli come monumenti morti e statue equestri"

di Marco Conterio

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, in un intervento sulla pagina Instagram della 'Triennale di Milano', ha parlato della troppa burocrazia nell'ammodernare i vecchi stadi e della legge a cui stanno pensando con lotti e di Giorgi per fare nuovi stadi: "Il calcio è lo specchio della società, di cui riflette pregi e difetti. La burocrazia si riversa anche nel mondo del calcio, noi a Firenze abbiamo il tema dello stadio: non è possibile che dopo questa crisi continuiamo a usare le vecchie regole per, ad esempio, riconvertire i vecchi stadi. Come se fossero monumenti morti, statue equestri, quando in realtà sono strutture vive e nate per fare delle cose. Dobbiamo conciliare la tutela con le esigenze di fruizione, cioè dobbiamo ridurre i vincoli, tutta quella armatura di regole che ha portato il Flaminio ad essere abbandonato. Ecco, il Flaminio è una vergogna del calcio italiano, un tempio dello sport e bellezza architettonica che è risultato vittima dell'Italia bloccata. Stadi nuovi? Bisogna mettere in condizione i privati di investire e i sindaci di utilizzare gli strumenti urbanistici più adatti ai luoghi. Non sto predicando le zero regole, bensì poche regole ma buone".


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