.

Il calcio piange la morte di Antonio Rosellini: da Falcao a Careca, quanti colpi

di Dimitri Conti
Fonte: ANSA
foto ANSA

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Aveva compiuto 89 anni lo scorso gennaio, Antonio Rosellini, decano degli agenti Fifa è morto - si apprende in ambienti sportivi - in Brasile, dove aveva scelto di vivere anche se non aveva mai dimenticato le sue origine umbre, di Foligno. Il nome di Rosellini è legato ai tantissimi campioni brasiliani sbarcati in Italia dopo l'apertura delle frontiere nel 1980: Junior al Torino, Falcao e Cerezo alla Roma,Careca e Alemao al Napoli sono solo alcuni dei suoi colpi. Da Foligno al Brasile nel segno del calcio: dopo aver lavorato nelle assicurazioni e poi alla Siae, Rosellini a cavallo degli anni 60-70 diventa dirigente del Foligno. Organizza amichevoli e comincia i suoi viaggi in Sud America per portare in Europa i club più blasonati. Quando nel 1980 l'Italia dopo 14 anni riapre agli stranieri Rosellini vive in Brasile e praticamente tutti i club si rivolgono a lui che fu l'artefice dello sbarco nel nostro campionato di tantissimi giocatori. "Alemao lo avevo proposto a Cataldo del Lecce per quattro centesimi, non lo prese, lo vendetti in Spagna per dieci volte tanto e poi ancora di più in Italia" raccontò Rosellini in una intervista. Tanti campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano. (ANSA).


Altre notizie