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Giulio Dini: "Fiorentina, il campionato finisce qui"

di Redazione TMW

È triste ma il campionato viola è finito oggi.
Del resto nel 2024 hai raccolto 5 sconfitte, quattro pareggi e due sole vittorie.
Da ingenui farsi idee diverse.
Numeri impietosi che trattano allo stesso modo allenatore, squadra e dirigenza.
Non è tuttavia una questione di rosa, perché questa squadra, con tutti i difetti che ha, sta facendo meno di quello che potrebbe.
Sennò Palladino e Gilardino sono due fenomeni.
Nel primo tempo il Milan sciupa tanto. Anche a noi toccano un paio di opportunità nate dalla pressione ma senza Arthur e Bonaventura la squadra oltre a qualità e sostanza perde anche l’anima.

Anima che hanno sacrificato Beltrán e Belotti, ancora una volta tra i migliori .
Nel secondo secondo tempo veniamo infilati due volte con troppa facilità e non facciamo in tempo nemmeno a goderci il bel pareggio di Duncan.
La mia personalissima sensazione è che la difesa, nonostante lavori sugli stessi principi da tre stagioni, continui a farsi trovare impreparata.
Chi ama o non ha mai amato Italiano potrà offrire una lettura contraria mai identica nel risultato.
È comunque una sensazione sgradevole almeno quanto prendere un paio di contropiedi su rinvio del portiere oltre la linea (alta) della difesa.
L’ impressione che la Fiorentina avesse imparato a vincere le partite sui nervi e con un certo cinismo deve essere stato un abbaglio.
La squadra è meno compatta, meno attenta e, per alcune individualità, più svagata.
Nico Gonzalez è un problema, a meno che non si abbiano gli occhi foderati di prosciutto.
Sono tre mesi che non decide una partita in senso positivo.

Meno male (per lui) che i fischi continui a prenderseli Ikonè anche quando non li meriterebbe.
In attesa di un profondo rinnovamento, a questo punto inevitabile, rimangono le coppe.
Un pensiero ben presente nella testa di italiano che stasera sembra aver calcolato la gara di mercoledì con l’Atalanta, almeno nella scelta della coppia centrale, di Dodó (in - prevedibile - grandissima difficoltà con Leao) e Kouame, altro giocatore che non può andare oltre certi standard.
Se sono rimasti dei conigli nel cilindro, è il momento di tirarli fuori.

PS:
Aggiungo, dopo aver rivisto le immagini, che Terracciano sul gol di Leao è uscito per andare a prendere il 17


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