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Antonello Valentini: "Roberto Renga non c'è più, ho perso un amico"

di Redazione TMW

Roberto Renga non c’è più, ho perso un amico, scomodo ma autentico come devono essere gli amici veri.
Per molti anni prima firma e inviato del Messaggero sulla Nazionale e sul calcio, Roberto non faceva sconti,ma la sua onestà intellettuale,la sua vis polemica, la sua arguzia e la sua professionalità erano e rimarranno un patrimonio del giornalismo italiano.
Quante litigate (famosissima quella in una conferenza stampa con Zoff a EURO2000), quante discussioni, quanti confronti. Ma anche quanta stima e quanto affetto sincero. Una cosa tra di noi non è mai venuta meno, sia pure su sponde opposte, lui inviato del Messaggero, io Capo ufficio stampa della Nazionale e poi Direttore generale della FIGC : il rispetto reciproco, delle persone e dei rispettivi ruoli.

L’ho sentito fino a qualche giorno fa, la notizia della sua scomparsa mi travolge e mi emoziona molto.
In un giornalismo sempre più codino e compiacente, mancheranno il suo rigore professionale, la caccia alla notizia, la difesa delle proprie idee, la capacità di confrontarsi senza scorciatoie e convenienze. E senza riserve mentali.
Ciao Roberto, con te se ne va anche un pezzo della storia della Nazionale italiana e quindi della storia professionale che abbiamo condiviso per qualche decennio.


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