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24 aprile 2007, il meraviglioso gol di Kakà. Che fa andare sugli autoscontri Evra e Heinze

di Andrea Losapio

Il 24 aprile del 2007, a Manchester, c'è in programma l'andata delle semifinali di Champions. Da una parte lo United di Sir Alex Ferguson, figura leggendaria del club. Dall'altra il Milan, arrivati in finale di Champions due anni prima contro il Liverpool, persa in maniera incredibile dopo essere stati avanti per 3-0. I rossoneri in campionato non fanno benissimo - anche a causa della penalizzazione post Calciopoli - ma in Champions diventano davvero pericolosissimi. In panchina, nemmeno a dirlo, c'è Carlo Ancelotti, uno che di Champions League se ne intende parecchio.

Il primo gol è segnato da chi è ancora in attività: è Cristiano Ronaldo a sbloccare la partita, con un colpo di testa forse deviato da Heinze. Sembra l'inizio della fine, anche perché lo United ha davvero un organico di primo livello (tanto da vincere la Champions l'anno successivo). Nessuno ha fatto i conti con Ricardo Izecson Leite, in arte Kakà. Prima con un'accelerazione straordinaria condita da diagonale che si va a infilare all'angolino per il pari.

Poi la poesia, appena prima del morire del primo tempo. Lancio lungo con Heinze alle calcagna, sombrero per entrare dentro il campo. Qui c'è Evra che si para davanti, il brasiliano con un tocco di testa lo mette fuori causa, facendolo scontrare con Heinze. Davanti a van der Sar, poi, piattone facile ed elegante. Nel finale poi Rooney e Scholes ribaltano, firmando il 3-2.


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