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1 ottobre 2003, l'ultima presenza di Rivaldo con il Milan. Contro il Celta Vigo

di Andrea Losapio

Il primo di ottobre del 2003, al Balaidos, si gioca Celta Vigo-Milan, gara valevole per la Champions League. I rossoneri sono i campioni in carica dopo avere battuto la Juventus a Manchester, solamente quattro mesi prima. Eppure c'è uno scontento che, di fatto, non viene quasi mai utilizzato. Rivaldo, ex Pallone d'Oro, era arrivato nell'estate del 2002 per rinforzare ulteriormente la squadra di Silvio Berlusconi. Non ha mai ingranato e la serata di Vigo diventa la sua ultima apparizione, con polemica finale. Perché dopo la presenza in Champions con i galiziani, non risponde alla convocazione con il Parma, né accetta l'invito a presentarsi con l'Ajax, in tribuna, a vedere i suoi compagni.

Rivaldo, l'extraterrestre, è stato un flop sin dall'inizio. Anche per un po' di sfortuna, perché alla prima partita segnerebbe un gran bel gol contro il Modena, di tacco, che poi verrà annullato per fuorigioco. Poteva essere un principio molto diverso, magari cambiando la storia generale di quello che diventerà. Non c'è la riprova e il sublime giocatore di Barcellona non ha ripetuto le proprie gesta in Italia.

Se ne andrà al Cruzeiro, facendo partire il canto del cigno della propria carriera. Giocherà poi all'Olympiakos, all'AEK Atene e al Bunyodkor, club uzbeko.


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