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...con Moggi

di Alessio Alaimo

“La sconfitta della Juve a Verona ci sta perché l’Hellas ha giocato meglio, non ci sta però essere rimontati. Anche se può capitare. In ogni caso la Juve rimane la favorita per la vittoria finale del campionato, anche in virtù degli impegni dell’Inter in Europa”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex dg della Juventus, Luciano Moggi.

Provocazione: la Juve di Allegri avrebbe perso?
“Sicuramente c’è un fatto: la Juve con Allegri subiva meno e faceva più gol. Non mi è piaciuto quello che ha detto Sarri a fine partita, quando parla dei risultati che non sono mai scontati. Il problema di fondo è che il centrocampo del Verona in questo momento dà agonisticamente un risultato importante ed è stato superiore a quello della Juve. Ma è stato un incidente di percorso. Inter e Juve finiranno per lottare per lo Scudetto fino alla fine”.

Intanto l’Inter ha dato prova di forza, vincendo il derby.
“Ha destato impressione più per come ha reagito ai due gol che per il risultato. L’Inter nel secondo tempo è entrata in campo come se nulla fosse successo. È prevalsa la classe superiore nei confronti del Milan dove quando si spegne Ibra va via la luce”.

Al Milan sarebbe servito altro oltre Ibra?
“Probabilmente si. Il Milan oggi con Ibra può fare cose discrete, nel primo tempo ha dettato legge. Nel secondo tempo non c’era più Ibra del primo tempo”.

Quando c’è di Conte in questa Inter?
“È un vincente, sa caricare i propri giocatori. Non ci sta a perdere. Mai”

Però Padelli...
“Quando la difesa non è tranquilla si prospettano problemi di incertezza. Padelli nel derby, in occasione dei gol subiti, ha avuto tante responsabilità. Pare arrivi Viviano, è un portiere sicuro, ha dimostrato di essere all’altezza. Ritengo che sia una bella operazione. L’esperienza del derby per l’Inter, con il portiere, non è bella da ripetere”.

Intanto la Lazio è lì...
“È ad un punto, ha un undici eccellente. Magari manca qualche ricambio. Sicuramente lotta anche la Lazio con Immobile, Leiva e altri elementi di grande valore. E poi la Lazio non ha altre competizioni”.

Che batosta per il Napoli di Gattuso, contro il Lecce.
“Secondo me è entrato in campo con la leggerezza di chi poteva vincere la partita per grazia ricevuta. Ha fatto mezz’ora bene, poi si è spento. Il Lecce con le sue ripartenza e giocando molto meglio del Napoli è riuscito a prevalere. Così i cinquantamila del San Paolo hanno rivisto lo spettro della squadra di Ancelotti. Neanche il rigore che ci poteva anche stare, giustifica la prestazione del Napoli”.

E sicuramente non è un colpa di Gattuso...
“Tutto è cominciato dall’ammutinamento e le varie situazioni causare da De Laurentiis, sarà un anno un po’ brutto per il Napoli. Questa sconfitta ha azzerato tutto l’entusiasmo nato per la vittoria sulla Juve”.


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