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...con Donato Di Campli

di Alessio Alaimo

Il Coronavirus ha sconvolto tutti. Anche il mondo del calcio, che inevitabilmente deve fare i conti con un’emergenza sanitaria fuori da ogni previsione. E i club si mobilitano per la sospensione degli emolumenti di marzo ai calciatori. “Troppo semplice tagliare gli stipendi ai calciatori perché guadagnano tanto. Mi batterò per i miei calciatori affinché si trovi una soluzione giusta. Rinunciare allo stipendio comunque, è una scelta personale e non può essere collettiva”, dice a TuttoMercatoWeb l’agente Donato Di Campli, tra gli altri procuratore di Riccardo Orsolini del Bologna.

Rinvio scadenza contratti dal 30 giugno al 15 luglio ipotesi possibile?
“Potrebbe essere una soluzione. Anche per una tutela sanitaria dei calciatori. E per gli stipendi un’idea potrebbe essere quella di ridurre adesso per poi aumentare l’anno prossimo. Ma è troppo facile chiedere ai calciatori di non prendere lo stipendio, ognuno ha una storia a sé”.

Comunque è un momento delicato.
“Si. Un momento in cui nessuno ha voglia di parlare di calcio, si parla soltanto di come passare questo momento. Non ci sono date certe. È tutto aleatorio”.

Cosa fa in questo periodo di isolamento?
“Mi godo la famiglia. E per quel che posso lavoro col telefono, ma è più un rapporto umano. Oggi difficilmente puoi programmare qualcosa. Stanno tutti a casa. Quando la situazione sarà più facile ne parleremo”.

In Francia, territorio che lei conosce bene, si sono adeguati tardi alle misure italiane.
“In Francia è stata percepita tardi. Loro una settimana indietro rispetto a questa malattia. E non c’erano neppure le misure di prevenzione. Certo, magari Macron avrebbe potuto prendere dei provvedimenti un po’ prima, ma oggi conta superare il momento. Non le polemiche”.

Europeo rinviato di un anno. La soluzione più giusta?
“Non si poteva fare diversamente. Era inevitabile. Sicuramente la Nazionale il prossimo anno avrà più consapevolezza nei propri mezzi”.

E Orsolini?
“Deve continuare a fare quello che sta facendo a Bologna. Quando si riprenderà a giocare tornerà quello di sempre”.

Futuro alla Juve?
“Oggi non è il momento di parlarne. Pensiamo a superare questo momento delicato per tutto il Paese”.

Si sono adeguati anche in Turchia, campionato sospeso.
“In Turchia probabilmente vivevano in un altro mondo. Forse non avevano la percezione di ciò che sta succedendo. La salute va messa in primo piano, sempre”.

La salute in primo piano. E bisognerebbe evitare gesti come quello di Diego Costa che ha finto di tossire dopo la partita di Champions...
“Se qualcuno ha atteggiamenti del genere è giusto che venga definito per quello che è: un imbecille”.


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