TMW - Buffa: "Gli inglesi pensavano che non servisse l'arbitro. In Premier non si simula"

Il giornalista Federico Buffa è intervenuto ai microfoni dei media presenti, tra cui TuttoMercatoWeb.com, a margine dell'evento Fairplay Menarini, parlando proprio del significato del termine: "Fair play è una parola inglese che tradotta letteralmente vorrebbe dire 'gioco corretto'. L'origine di tutto questo si lega agli inglesi, è una parola dell'800. Gli inglesi inventano il calcio e pensano che non ci sia bisogno dell'arbitro perché un gentleman inglese sa quando è fallo e quando non è fallo".

Buffa poi prosegue: "Poi anche loro si sono dovuti convincere che forse un arbitro ci poteva stare, ma nella loro visione del mondo restiamo lì: l'arbitro non è così importante come viene ritenuto nella cultura latina. Tant'è vero che l'arbitro inglese fa una conversazione di anche 2 minuti prima di ammonire che non fanno gli arbitri del mondo latino perché c'è un altro tipo di rapporto. Quando si parla di fair play la FIFA comprende anche la simulazione, ovvero un giocatore che fa finta di aver subito un contatto che non c'è stato. Perché nella Premier League non ci sono praticamente simulazioni? Perché i primi che verrebbero a riprenderti sarebbero i tuoi compagni di squadra, che pensano che questo comportamento faccia male a te che lo hai tenuto e a noi della nostra squadra. Per questo nel mondo inglese si giocano 15 minuti in più che nel mondo latino".

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