Champions stregata per le inglesi. Nessuna squadra in semifinale né al maschile né al femminile
Nonostante l’Inghilterra guidi il mondo del calcio con la sua Premier League (maschile) e Women’s Super League (femminile) in questa stagione ha dovuto guardare le altre giocarsi le fasi finali di Champions League. Se in campo maschile infatti in semifinale sono arrivate due francesi (PSG e Lione) e due tedesche (Bayern Monaco e Lipsia) in campo femminile le semifinali vedranno opposte da un lato le due francesi (PSG e Lione anche qui, ma con l’OL nettamente favorito dall’alto dei suoi quattro titoli consecutivi) e dall’altro una tedesca, il Wolfsburg, e una spagnola, il Barcellona. In campo femminile non accadeva dal 2015-16 che nessuna squadra inglese arrivasse tra le prime quattro d’Europa, mentre in quello maschile dall’anno successivo.
Un vero annus horribilis per le squadre d’oltremanica nonostante, come dicevamo poco sopra, i due campionati di calcio siano senza dubbio i migliori al mondo e riescano ad attrarre i migliori calciatori e le migliori calciatrici del pianeta. Se della Premier League maschile sappiamo tutto o quasi, della Super League femminile invece conosciamo meno, ma negli ultimi anni la FA ha voluto dare un impulso senza precedenti alla crescita del calcio femminile – anche in vista dell’Europeo del 2022 che organizzerà – per diventare leader del movimento e sfidare le cugine d’oltreocenano. Non per nulla questa estate sono sbarcate sull’isola tantissime calciatrici della nazionale USA: Rose Lavelle e Sam Mewis al Manchester City, Alanna Kennedy (e il difensore canadese Shelina Zadorsky) al Tottenham, Tobin Heath e Christen Press prossime alla firma con il Manchester United.
Colpi di mercato che fanno dimenticare l’assenza dalle semifinali che andranno in scena domani e dopodomani e che fanno capire come l’Inghilterra voglia crescere e magari il prossimo anno portare una squadra quantomeno in finale, cosa mai riuscita finora a nessuna compagine inglese.