...con Martorelli
“Il Milan era nelle condizioni di dover intervenire in tutti i modi in questo mercato. Con il recupero di Caldara e Biglia Gattuso ritrova due elementi importanti. Paquetà e Piatek consentono al Milan di avere due calciatori di livello”. Così a TuttoMercatoWeb l’agente Giocondo Martorelli.
Mercato: chi si è mosso meglio?
“L’inizio della campagna trasferimento invernale è stata importante. Mi riferisco alla tempestività di Corvino nel portare a casa Muriel. Poi i trasferimenti di Higuain e Piatek sono stati eclatanti. L’Inter con Cedric Soares ha rinforzato un reparto dove Vrsaljko non ha dato garanzie”.
Che colpi si aspetta da qua alla fine?
“Poteva essere Allan al PSG, ma è stato tolto dal mercato. Ci saranno poche cose, mi aspetto ancora innesti da Bologna, SPAL ed Empoli”.
Molto attivi invece i club di B.
“La Serie B è sempre in continua evoluzione. Ci saranno tanti trasferimenti, molte squadre cercano un attaccante. I vari Ceravolo, Calaiò e tanti altri si collocheranno”..
A chi assegna l’oscar del mercato?
“La Fiorentina. Ha centrato per prima l’obiettivo dove era mancante. Pjaca non aveva risposto alle aspettative. Quindi sono stati tempestivi a recuperare in maniera veloce un attaccante come Muriel. Bene anche il Milan, che da un punto di vista economico ha fatto un grande movimento: si è liberato di Higuain e ha puntato su Piatek”.
Ieri è stato intercettato con Corvino. Di che avete parlato?
“Abbiamo parlato di Gori e Ranieri, che stanno facendo bene a Foggia. È stato solo un saluto”.
Intanto il giovane Martorelli - suo figlio - cresce a Ravenna...
“Ne parlo per la prima volta. A questo punto è doveroso. Ha guadagnato tutte le attenzioni grazie al Ravenna, che gli ha dato una grande opportunità. Si sta ritagliando il suo spazio, sta sfruttando pienamente la sua grande occasione”.
Procuratore ma anche papà. Come vive il doppio ruolo
“È più un danno che creo a mio figlio... non ne ho mai parlato e quando devo avvicinarmi ad un direttore sportivo non riesco a parlare di lui. Per mio faglio mantengo sempre un equilibrio molto moderato”
Il suo modello?
“L’idolo per antonomasia è Iniesta. Però da piccolino un paio di anni fa apprezzava Cigarini”.