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Gigio sempre più prodigio: Donnarumma simbolo decisivo di un Milan che vola

di Simone Nobilini
per Milannews.it
ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Si scrive Gigio, si legge prodigio. Ogni gara ed ogni giorno di più. Perchè Donnarumma, da quell'esordio contro il Sassuolo a 16 anni ed 8 mesi compiuti pressochè risalente ad un anno fa, ha regalato sempre più sicurezza alla porta del suo Milan. Una crescita costante, irrefrenabile, a neanche 18 anni compiuti, che ormai non stupisce quasi più per la personalità smisurata di chi che è già divenuto, in casa rossonera, un vero e proprio simbolo. Ieri, contro la Juventus, l'ultima di tante decisive parate: quella che forse, per Gigio, ha avuto un peso decisamente più speciale rispetto ad altre, timbrando il primo successo in carriera contro il suo idolo Buffon. 

IL VOLO - "Se avesse preso gol da 25 metri da Khedira, pur con un tiro all'incrocio dei pali, non avrebbe più giocato". Tutt'altro che banale ieri, Vincenzo Montella, sull'intervento di Donnarumma che ha salvato il successo finale: a prescindere dal commento dell'allenatore rossonero, rilasciato comunque con il sorriso sulle labbra, il gesto tecnico di Gigio resta un autentico capolavoro di bravura, con il perfetto sfruttamento di tutti i 196 cm d'altezza del numero 99 milanista. Stacco del corpo da terra di un metro e massima altezza di 2,44 metri raggiunta per deviare la conclusione di Khedira in angolo, in quello che figura, letteralmente e metaforicamente, come un volo verso i tre punti.

SIMBOLO - "Gioco nella squadra del mio cuore, quella per cui ho sempre fatto il tifo, non potrei avere di meglio. Come mi immagino a 38 anni? Spero di essere ancora in porta, magari tra dieci di indossare anche la fascia di capitano del Milan". Di fronte ad un rinnovo di contratto ancora da sistemare, e del quale presumibilmente si parlerà a breve, le intenzioni di Gigio restano chiare: essere simbolo attuale e (chissà) eterno del suo Milan. Il bacio di ieri allo stemma rossonero sulla maglia, a fine gara, ne è la più semplice e chiara dimostrazione: un gesto intriso di carica e felicità, per un momento che solo un anno fa e da bambino Donnarumma avrebbe probabilmente sognato. E che ora, nel più bel presente possibile, figura solo come splendida realtà, all'interno di un Milan che come lui...vola.


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Venerdì 26 Aprile 2024