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Tanti ballottaggi e una certezza: attacco che funziona non si cambia

di Salvatore Trovato
per Milannews.it
ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

L’allenamento di rifinitura, così come la conferenza stampa di Filippo Inzaghi, ci diranno qualcosa in più sulla formazione titolare che scenderà in campo contro la Fiorentina. La sensazione, però, è che per sciogliere definitivamente ogni dubbio, bisognerà aspettare fino a domani. Il tecnico rossonero, infatti, non ha ancora deciso l’undici di partenza e sono i ballottaggi a tenere banco in questa giornata di vigilia, praticamente in ogni reparto (o quasi).

JACK O POLI - A cominciare dalla porta, dove Christian Abbiati, dopo l’ottima prova del Bentegodi, sembra in vantaggio su Diego Lopez. Possibili movimenti in difesa, con Cristian Zapata che scalpita, dopo le recenti panchine. A far coppia con il confermatissimo Alex, però, dovrebbe essere ancora Adil Rami. Per il resto, tutto scritto, con Mattia De Sciglio e Ignazio Abate a completare il quartetto arretrato. Piccola incertezza in mediana. Nigel De Jong, al rientro dalla squalifica, tornerà in cabina di regia. Restano due posti: Sulley Muntari dovrebbe partire dal primo minuto, mentre Andrea Poli (favorito) se la giocherà fino all’ultimo con Giacomo Bonaventura.

STESSO TRIO - Confermato, invece, il tridente offensivo che tanto bene ha fatto a Verona. Stephan El Shaarawy a sinistra, Fernando Torres al centro e Keisuke Honda a destra. Il Faraone e il Niño sono alla ricerca di gol pesanti, mentre il giapponese viaggia a vele spiegate, con sei reti nelle prime sette gara. Jeremy Menez, dunque, partirà inizialmente dalla panchina, pronto a dare il suo contributo a partita in corso. Perché - sottolinea La Gazzetta dello Sport - attacco che funziona non si cambia.


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Venerdì 26 Aprile 2024