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La Juve e i suoi tifosi meritano rispetto

di Enrico Danna
per Tuttojuve.com
Matteo Gribaudi/Image Sport
Matteo Gribaudi/Image Sport

La Juve e i suoi tifosi meritano rispetto. Il vaso non è solo colmo, ma l'acqua straripa ormai da molto tempo. Siamo stufi e diciamo “Basta!”. La Vecchia Signora e i suoi appassionati non si meritano il fango e i veleni gratuiti che quotidianamente vengono vomitati loro addosso. Voi (riferito a coloro che urlano, strillano, scrivono cose deliranti) non siete degni nemmeno di considerazione da parte di una Società prestigiosa e gloriosa come la Juventus. Queste scene, queste esternazioni, queste lamentele e deliri li abbiamo già visti, nel tempo. Il fatto è che, col proliferare dei social, il tutto sta raggiungendo livelli ormai intollerabili. Se al bar le discussioni sono un passatempo utile al trascorrere delle ore e quindi possono trovare una loro giustificazione a livello di fenomeno sociologico, nessuna attenuante si può concedere a chi riveste ruoli istituzionali. Se sei un singolo tifoso, un ultrà, lo sfottò, il coro, la sciarpa, lo puoi fare tranquillamente, perchè fanno parte del “mondo del calcio”. Se fai parte della Commissione Antimafia, per esempio, non puoi permetterti di rilasciare dichiarazioni come quelle che l'on. Taglialatela ha fatto alla trasmissione radiofonica di Cruciani. Comportamenti e dichiarazioni simili sono inaccettabili e, sarebbe buona norma, ma soprattutto buon senso, che il personaggio in questione rassegnasse le proprie dimissioni o venisse allontanato da tale ruolo. Chi sbaglia, paga. E, se hai un ruolo istituzionale, devi anche avere un comportamento sobrio. Certo, ognuno ha la propria fede calcistica e su questo non ci piove, ma quando hai una funzione di rilievo, devi anche sapere che esiste un codice da seguire. E, in questo caso, qualcuno l'ha fatta davvero fuori dal vaso. Non è il solo, ovviamente. Sarebbe anche opportuno che i vari giornalisti che su social o quant'altro lanciano accuse, fanno battutine che di ironico hanno poco/nulla e fomentano la violenza, venissero sanzionati e magari anche sospesi dal relativo ordine. Siamo già oltre la deriva del buon senso e del buon gusto: ci deve scappare il morto perché qualcuno faccia qualcosa e prenda atto che non si può andare avanti così? Lo sappiamo che cinque anni di successi hanno devastato la bile e il fegato di molti. Sappiamo anche che in Italia è praticamente impossibile riconoscere i meriti dell'avversario che vince, quando questo si chiama Juventus. In effetti, a dire il vero, questo sistema calcistico nemmeno ci merita. Tutti sanno che senza la Vecchia Signora il campionato italiano avrebbe lo stesso appeal di quello dei quattro cantoni svizzeri, sia a livello economico che sportivo. E poi, crollerebbe l'alibi per tutti gli altri. Così come nella vita, anche nel calcio ci vuole rispetto. Da parte di tutti, per tutti. Ha senso che da un mese a questa parte si parli delle due sfide del San Paolo come di due battaglie? Ha senso che l'attesa per due partite venga caricata e fomentata in questo modo? Ha senso che ogni giorno la Juve ed i suoi tifosi vengano insultati gratuitamente da parte di persone che dovrebbero invece dare il buon esempio? E' ora di dire basta, perchè davvero non se ne può più. E adesso, esigiamo anche delle scuse.


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Venerdì 26 Aprile 2024