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Women Apu, Bacchini: "Possiamo andare in A1, è una promessa che facciamo ai tifosi” 

di Alessandro Vescini
per Tuttoudinese.it

Quest’anno si può sognare? È da anni che una squadra di pallacanestro di Udine non è nella massima serie ma, se da una parte i ragazzi faranno di tutto per raggiungere l’A1, le Women Apu sono vicine a una storica doppietta. Ai nastri di partenza la griglia vede le bianconere come super favorite ma occhio ad abbassare la guardia. Lo sa bene il capitano Chiara Bacchini che di questi momenti ne ha vissuti e giocati tanti ma che è anche consapevole allo stesso tempo di essere leader di un gruppo forte e ambizioso.  

Un'annata da ricordare ma ora arriva l'obiettivo più importante: come state dal punto di vista fisico e mentale? 

Fisicamente abbiamo recuperato dai piccoli infortuni che abbiamo avuto in queste ultime settimane. Dopo la Coppa Italia c’è stato un periodo di scarico anche dal punto di vista mentale ma ora siamo cariche e vogliamo portare a termine il nostro obiettivo. Siamo pronte per iniziare il nostro cammino ai playoff divertendoci ma ben consapevoli che l’obiettivo è provare a vincere tutto.  

Una parola chiave del vostro cammino fino a oggi è consapevolezza: la vittoria della Coppa Italia vi ha fatto rendere conto del vostro potenziale?  

Prima della vittoria della Coppa Italia volavamo un po’ basse, perché sapevamo di essere una buona squadra però non conoscevamo ancora il nostro potenziale. Gara dopo gara abbiamo però capito il nostro valore, soprattutto dopo i successi in campi difficili come quello di Matellica. Poi la Coppa Italia è stato il boost finale. Contro Derthona che è una squadra super blasonata e con un sacco di esperienza. Era la super favorita e il giorno dopo aver alzato il trofeo ci siamo rese conto che davvero possiamo vincere tutto. Siamo diventate così anche grazie alle avversità. L’infortunio di Sara Ronchi ci ha compattate e rese ancora più unite, poi è chiaro che se ci fosse stata lei magari non avremmo fatto tre tempi supplementari in finale (ride ndr.).  

Giocare al Carnera è stato un fattore quest'anno sia per voi che per le avversarie che venivano qui per provare a battervi? 

Abbiamo spinto tantissimo quest’anno per giocare al Carnera, ci tenevamo tantissimo e lo abbiamo mantenuto ancora inviolato per ora. Puntiamo a farlo restare così perché vorrebbe dire che arriviamo fino in fondo. Sicuramente è un fattore, ci dà tanta carica entrare in un posto così e sentire la storia del palazzetto. Partiamo sempre con una marcia in più. 

Da capitano giovane di un gruppo giovane: quanto conterà l'esperienza in questo momento della stagione? Cosa stai dicendo alle tue compagne in questa fase? 

L’esperienza nei momenti importanti conta però abbiamo dimostrato più volte in questa stagione, soprattutto in Coppa Italia, che è più importante il gruppo. Ci sono state gare che abbiamo vinto facendo fatica ma siamo sempre rimaste sul pezzo. Comunque io e altre due ragazze abbiamo abbastanza esperienza per questa fase della stagione e le altre ci stanno seguendo a ruota. Forse è anche questa gioventù la nostra forza, avere questa spensieratezza in più nell’affrontare le partite. Tutte sappiamo qual è il nostro obiettivo e sappiamo cosa c’è da fare per arrivarci. Da capitano dico veramente che c’è poco da dire alle mie compagne, le vedo tutte concentrate nel modo giusto.  

I tifosi possono sognare a una storica doppietta? 

Siamo partite con Cestistica Spezzina, una squadra giovanissima e imprevedibile per il loro gioco in transizione. Però fisicamente abbiamo un grande vantaggio e siamo riuscite a sfruttarlo in una serie difficile nonostante il netto 2-0 in favore nostro. La promessa che facciamo ai tifosi è andare in A1 e faremo di tutto perché si avveri.

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