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La mossa di Giugliano ridimensiona “colpi di coda” e ipotesi Eccellenza. Colantonio unico sostegno (logistico) certo

di Nello Giannantonio
per Tuttoturris.com

Proviamo ad analizzare gli sviluppi di casa Turris dopo l’ultima uscita del presidente (“vado avanti da solo con un programma di giovani”). I commenti li lasciamo oramai ai lettori; guardiamo piuttosto ai possibili scenari. E al primo dato oggettivo: la Ap Turris, con ogni probabilità, non scomparirà. E questo significa che perdono senso tutti i tentativi, concreti o meno, di portare a Torre un nuovo titolo di Eccellenza. Dopo il 12 luglio, primo gong per l’iscrizione al campionato di D, si avrebbe infatti la pressoché certezza che un nuovo club trapiantato in città sarebbe solo la seconda squadra di Torre del Greco, per di più senza nemmeno la denominazione Turris.

Prendiamo per buone la parole di Giugliano, anche se per comunicare sceglie in questo momento organi di informazione non torresi (chissà perché ogni presidente della Turris, ad un certo punto, smette di rispondere a chi è abituato a fare anche delle domande). Al di là di opportunità e di eventuali programmi, l’operazione-iscrizione a Giugliano non dovrebbe nemmeno poi risultare così onerosa rispetto ad altri potenziali acquirenti. La fideiussione è già bella e depositata in Lega (basta confermarla); la tassa di iscrizione non è così elevata; e i debiti da vertenze al 31 maggio si assottiglierebbero agevolmente con possibili accordi con ex tesserati ed “impasse burocratiche” che in questa fase regalano tempo prezioso alla Turris, come nel caso del lodo Giacomarro (la società ha chiesto alla Lega come regolarsi dopo il pignoramento del credito dell’allenatore siciliano attivato da terzi). Quello che ne sarebbe poi del corso Giugliano un minuto dopo l’iscrizione al nuovo campionato di serie D, senza nemmeno l'amico-direttore Vitaglione al suo fianco, è tutto da decifrare e si presenterebbe, in termini di consenso popolare, in maniera molto ma molto differente dal salvataggio in extremis del titolo di due estati fa. Dire che la nuova stagione inizierebbe in salita (anche per una cattiva pubblicità sul mercato dei calciatori) sarebbe un eufemismo.

La sorprendente uscita di Giugliano di preannunciare l’iscrizione senza troppi patemi della squadra al campionato potrebbe, però, essere anche letta come una mossa preventiva per evitare il potenziale “colpo di coda” salva-Turris da parte di dirigenti dell’ultima stagione ed evitare, così, lo scotto di uscire di scena come l’unico grande sconfitto. Già, il gruppo dirigenziale dell’ultima stagione. Con Scarlato ufficialmente dissociato da Giugliano e Calce in volontario e sibillino isolamento, l’unico del vecchio gruppo che potrebbe ancora garantire un supporto "logistico" a Giugliano sarebbe Antonio Colantonio come potenziale sponsor, come gestore dello stadio e come responsabile di un settore giovanile che in serie D, rispetto all’Eccellenza, avrebbe ancora la possibilità di disputare campionati di portata nazionale. L’imprenditore torrese è forse tra le pochissime persone a cui il presidente attuale lascerebbe ancora il timone della Turris se ritirasse nelle prossime settimane i propositi rilanciati a sorpresa ieri. In tal senso, qualche sondaggio a livello locale per la composizione di un eventuale nuovo quadro dirigenziale Colantonio lo starebbe pure effettuando, ma di fatto la sua grande chance (quella di prendere la Turris gratis su pubblico invito di Giugliano) se l'è lasciata sfuggire appena quattro mesi fa. Addì 12 febbraio 2017...


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