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Turris, post al veleno di Perinelli: "Societá fantasma, ma molti si sono abbassati alle loro condizioni. I playoff? Qualcuno non voleva andarci..."

di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

Si allunga la lista dei giocatori che hanno lasciato la Turris prima della stagione regolamentare. Dopo Danucci e Somma, è il turno di Perinelli, che non risparmia parole al veleno contro la societá, adducendo alla stessa i motivi del suo congedo anticipato: "Un altro anno calcistico è giunto al termine. È stato un anno di alti e bassi, più bassi che alti, un anno dove si era partiti per un qualcosa di importante, ma che alla fine di importante non c'è stato nulla. È andata come doveva andare, anzi no. Se proprio dobbiamo parlare, non doveva assolutamente andare così. Perché nonostante i tanti problemi che abbiamo avuto durante l'anno, mi riferisco alla società "FANTASMA", ciò non toglie il fatto che dovevamo dare tutto ad ogni partita. Dovevamo sudare la maglia sia per i tifosi che sono stati tanto buoni, ma proprio tanto, sia per noi stessi e per il modo in cui siamo stati trattati e per tutte le bugie e le 'prese per il culo' che abbiamo ricevuto".

L'ormai ex terzino biancorosso rincara la dose: "Dovevamo dimostrare alle persone che la domenica lasciavano le famiglie a pranzo per vedere una nostra partita in casa, oppure per i tifosi che si facevano ore di viaggio solo per noi, che le colpe per i risultati non erano solo nostre. Ma anche di persone che nel momento del bisogno preferivano scappare invece di venirci ad aiutare. La maggior parte del gruppo, se lo vogliamo chiamare gruppo, si è abbassato alle loro condizioni, nascondendosi dietro le loro menzogne... E credo che, per quanto uno abbia dei problemi, prima o poi l'orgoglio ti ferisce e se ciò non accade, vuol dire che tanto uomini non lo si è".

Perinelli non risparmia nemmeno i compagni di squadra: "Non diamo la colpa sempre agli stessi e non ci nascondiamo dietro alla scusa di essere stati abbandonati, perché sappiamo benissimo che tanto abbandonati non lo siete stati. La realtà dei fatti la conosciamo ma a voi fa comodo far credere ciò. Potevamo andare ai playoff ad occhi chiusi, prenderci una bella rivincita e regalare una soddisfazione ai tifosi ma soprattutto a noi stessi, però guarda caso non ci siamo andati e se non ci siamo andati è perché evidentemente qualcuno non ha voluto andarci. La verità è che solo pochi sono così grandi da pensare al bene comune prima che a se stessi. Ma per il resto non ho rimpianti. Ho solo un rammarico ed è quello di aver lasciato troppo tardi, dovevo lasciar andare quando ho capito che non ne vale più la pena. Questo è un pensiero di un ragazzo di 20 anni, che può essere sbagliato oppure no, ma è ciò che penso e nessuno puó farmi cambiare idea. Ci tenevo a salutare tutti gli under che per me sono fratelli e li porterò sempre nel mio cuore. E invece gli over da salutare si contano sulle dita di una mano".

Infine pensiero per i tifosi: "Al di là di tutto, voglio precisare che per me è stato un piacere e un onore giocare per questa maglia e tornerei altre mille volte a giocarci. Mi dispiace di non aver dato il massimo per questa città e per questa squadra, purtroppo avendo un carattere "particolare" mi sono lasciato trasportare dalla situazione e dal clima e per questo non ho scuse. Resta il fatto che i tifosi meritano di più, ma soprattutto la Città merita di più. Spero che un giorno la Turris ritorni ad essere grande come lo è sempre stata e di questa cosa ne sono convintissimo. Perché....Torre del greco vive di calcio".


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