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LIVE Juric: "Dobbiamo fare la nostra prestazione con l'Inter. Non voglio più vedere una partita come quella con il Frosinone"

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

Il Torino dopo il pareggio con il Frosinone è stato scavalcato dalla Fiorentina, che deve sempre recuperare la partita con l’Atalanta, ma è pur sempre a tre lunghezze dal Napoli che è rimasto all’8° posto avendo perso con l’Empoli.
L’allenatore del Torino, Ivan Juric fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con l’Inter che si disputerà domani alle ore 12,30 al Meazza.

Come ha visto i ragazzi in settimana? E come stanno vivendo lo sprint finale?
"Ci aspettano bellissime partite con le squadre più forti che ci sono in Italia a iniziare dall'Inter domani che ha vinto con merito e gli vanno fatti i complimenti. Dovremo quindi essere al massimo e giocare a livelli alti per fare più punti possibili".

L‘Inter ha già vinto lo scudetto, questo influenzerà la prestazione dei nerazzurri?
"Giocano davanti al loro pubblico in uno stadio pieno e scuramente vorranno dimostrare il loro valore. Sarà quindi difficilissimo, sarebbe stato meglio il contrario. A noi alla fine non deve interessarci, dobbiamo fare la nostra prestazione e preparaci bene. Sono forti come giocatori e come tutti e hanno vinto lo scudetto  cinque giornate dalla fine, vogliamo una grande gara".

Si affrontano le due difese migliori del campionato, che partita si aspetta?
"Soprattutto loro, ma anche noi cerchiamo sempre di proporre le cose. Come gruppo e come blocco lavoriamo bene tutti insieme e così prendiamo pochi gol".

Cosa ha detto alla squadra dopo la partita col Frosinone e di conseguenza che cosa si aspetta che faccia domani con l’Inter?
"Molto male, sono rimasto molto deluso. E’ la prima partita dopo l'Inter d'andata dov’è andato tutto male, non mi è piaciuto niente. Non voglio più vedere queste cose al di là dei risultati e degli avversari non voglio vedere quella roba là. Nelle prossime cinque partite rivoglio la squadra mia, quella che nelle ultime 25 partite non ha sbagliato proprio niente. Non può accadere che si abbassi così tanto facendo una partita come quella col Frosinone".

Ilic, Vlasic e Sanabria cosa devono fare con l’Inter e nelle successive partite sul piano del gioco per essere determinanti visto che loro tre sono i giocatori che possono fare la differenza?
"Hai ragione, ma tutti quanti però loro soprattutto perché sappiamo che hanno le qualità per fare qualcosa in più e mi aspetto questo già da domani".

Le voci sul suo futuro possono aver inciso sulle ultime prestazioni della squadra?
"Le cose sono chiare da tempo. Per me la squadra in tutto questo periodo si è espressa a un livello altissimo, anche quando abbiamo perso abbiamo fatto grandissime prestazioni con la Lazio, la Fiorentina e l’Empoli fuori casa dove sia per le statistiche sia per il gioco sono stati a un livello molto alto, mentre nell'ultima gara c'è stato un campanello d'allarme: può succedere, ma spero non capiti più perché veramente la squadra non mi è piaciuta i niente. Non credo siano le voci perché finora si sono comportati alla grande e bisogna fare queste 5 partite alla grande, al di là degli avversari che sono forti”.

A lei danno fastidio le voci sul suo futuro?
"Io non seguo niente, alleno, sono concentrato sui giocatori e non seguo proprio le altre cose".

Cosa manca a Ricci per fare il salto di qualità definitivo?
"Ho tanta fiducia in lui. Vedo il suo lavoro e una progressione molto lunga che porterà i frutti. Nelle ultime tre o quattro gare ho visto un giocatore veramente maturo, che gestisce i tempi, che ha forza nelle gambe, che gioca bene, che  attacca e difende. Un giocatore completo che col Frosinone ci è mancato. E' a un buon punto del processo: gliel'ho detto l’altro giorno esprimendogli queste mie sensazioni perché adesso sta comandando le situazioni perché sa quando deve  attaccare e difendere, quando deve accelerare e quando decelerare, comanda tutto. E ha anche una condizione fisica ottimale. Lui è un ragazzo intelligente e ha detto “meno male che dopo due anni e mezzo riesco a fare queste cose”. Avrà un futuro grandioso, ne sono convinto".

Dove giocherà domani Tameze?
"Lui va solo ringraziato, è un professionista di livello assoluto. Anche con il Frosinone è stato uno dei pochi che salvo per la prestazione. Si merita di tornare in mezzo, là respira in un certo senso respira e con l’Inter potrebbe tornare a centrocampo".

Ha qualche rimpianto per questo triennio?
"In tutta sincerità, dobbiamo fare benissimo in queste cinque partite, possono darci o toglierci tanto a livello di rimpianti e sensazioni. Alla fine si faranno i conti: ci sono state tante cose positive e tante che si potevano fare meglio".

Dopo le ultime partite è accantonato il discorso di avvicinare chi sta davanti?
"Mi dispiace sicuramente per i punti, ma in realtà c'è ancora tempo per raggiungere questo grande obiettivo vincendo qualche partita. Penso alla prestazione contro il Frosinone dove abbiamo fatto un punto come all’andata e può non essere una tragedia il pareggio. Ci sono state altre gare delle quali ho detto che ho goduto anche quando abbiamo perso, come contro la Lazio, ma dove ho visto cose bellissime e, per me, il tifoso del Torino dopo la Lazio doveva essere felice. Anche se avessimo vinto contro il Frosinone, se Zapata avesse fatto gol, la prestazione sarebbe stata negativa perché dopo più di 20 partite a un certo livello molto alto abbiamo fatto una brutta partita, la mia grande delusione è questa, non era la mia squadra né in fase di possesso né nell’intensità, nel gioco e nelle idee ed è stata passiva. Non mi è piaciuto, c'è stato un calo generale, il mio rammarico è per questo. Poi dopo vengono anche i punti e tutto il resto".

Credete ancora nell'Europa?
"Rimango della mia idea. Adesso siamo tutti tristi e delusi per la prestazione col Frosinone, ma dopo il derby eravamo entusiasti per la prestazione e per come la squadra ha attaccato nel secondo tempo e per come ha giocato le partite precedenti col Monza e a Udine e anche con l’Empoli che mi è piaciuto tanto perché la squadra aveva un livello molto alto nel gioco, nello stare in campo e per l’identità. Dobbiamo tornare a fare quello. Sappiamo che troveremo l'Inter che è campione, il Bologna che, per me, è la squadra che gioca il miglior calcio in Italia, gioca in maniera fantastica, e altre forti però dobbiamo tornare a quei livelli e se ci riusciamo saremo competitivi. Spero di competere con tutte le prossime avversarie".

Siete un po' Zapata dipendenti?
"Non credo. Nell'ultima partita aveva un po' stanchezza, lo hanno detto anche i dati. E’ chiaro che lui sia il terminale offensivo, ma come abbiamo parlato prima di Ilic, di Sanabria e di Vlasic, ma anche di Lazaro e di tutti gli altri  sono loro che devono alzare il livello in certe situazioni per non essere Zapata dipendenti. Le situazioni ci sono ed è lì che dobbiamo alzare il livello".

Le sue squadre hanno sempre segnato con tanti giocatori, come mai così pochi giocatori in gol nel Torino?
"Non so cosa rispondere. Nel mio stile di gioco, per come ce l’ho nella testa per quello che si può fare e per ciò che da anni pretendo di fare provo sempre a far andare in gol tanti giocatori, esterni, centrocampisti e difensori, ma qui ci siamo riusciti di meno. Sarà le caratteristiche e la storia dei giocatori che è così? Non lo so, sicuramente in passato non ho mai avuto un attaccante da 20 gol sul quale ci si può appoggiare, però avevo tanti giocatori che segnavano dall’esterno e dalla trequarti. Brekalo e Seck non li hanno mai fatti.  Quest'anno abbiamo fatto meno in tutto, comunque abbiamo un attaccante che ha reso molto bene (Zapata, ndr), ma altri hanno fatto poco a livello di gol. E non so dire il perché".

Era preventivabile che Sanabria potesse tornare a segnare un po' meno, come dice la sua carriera?
"Io parto sempre con ottimismo nel senso che se lo ha fatto una volta allora può ripetersi. L'anno scorso ha fatto il record e tutti eravamo convinti che potesse farne anche di più. Ci sono stati altri giocatori che hanno fatto vedere certe cose e poi con il tempo hanno fatto meno. Però bisogna essere ottimisti e pensare che si possa portare un giocatore a dare il massimo e poi dopo che è arrivato lì capita che torni ad essere normale. Tonny può fare molto bene in queste ultime 5 gare, devo dire che è stato anche molto sfortunato tra pali e parate dei portieri: ha la capacità per andare sempre in doppia cifra ogni anno".

Cosa ne pensa sulla terna arbitrale che sarà tutta composta da donne?
"Mi auguro che diventi una cosa normale, che le ragazze migliorino e diventino ancora più competitive e che sia una normalità in modo che non ci soffermiamo neanche più se l'arbitro è maschio o femmina. E' una gran bella cosa".

A sinistra prevede modifiche? Contro l'Inter Masina giocherà?
"La verità è che a sinistra non abbiamo avuto grandi risultati, non c'è stato ciò che speravamo di ottenere. Masina è più un terzo quindi si deve spostare Rodriguez più avanti o un altro deve giocare al posto di Rodriguez.  Masina quando ha giocato ha sempre fatto bene, anche quando è subentrato. Vediamo per domani".

Qual è la situazione degli infortunati?
"Pellegri torna, Sazonov non ancora. Poi gli altri che hanno grossi problemi sono fuori e questa cosa ci ha penalizzato tantissimo tra Schuurs e Djidji che hanno costretto a spostare Tameze dietro. Questo nell’arco della stagione ci ha frenato un po’ il fatto che per avere più soluzioni dietro ce ne siano state meno davanti".

La panchina è corta e quanto questo ha inciso?
"Adesso siamo pochi, dopo gennaio siamo rimasti di meno e quindi siamo pochi. Abbiamo poche soluzioni anche durante la gara nei cambi”.

Ha difficoltà nel fare i cambi?
“Siamo stati sfortunati con gli infortuni di Gineitis, Schuurs, Djidji e Ilic  che sono stati tutti dei traumi. Quest’anno abbiamo praticamente evitato lesioni muscolari, ma ci è andata molto male con spalle e ginocchia che sono infortuni imprevedibili per cui non puoi farci nulla perché capitano e basta".

C'è la possibilità in queste ultime partite di vedere qualche esordio dei giovani della Primavera?
"Noi siamo veramente molto attenti alla Primavera, li conosciamo tutti e sappiamo che caratteristiche hanno. Alle volte mettiamo a disposizione le nostre esperienze per farli migliorare. Un giovane puoi anche farlo esordire, ed è successo in passato facendolo giocare dieci minuti, ma non so se ha senso. Noi se puntiamo su Gineitis lo facciamo sul serio e lo stesso faremo se decidiamo di puntare su altri. Può capitare perché ci sono tanti ragazzi competitivi che si allenano con noi, anche perché siamo in pochi. Come concetto vorrei che questi ragazzi se lo meritassero e che sentono di appartenere al gruppo e non solo che esordiscono e poi vanno a giocare in C. Che se lo conquistassero come è successo con Gineitis. Sarebbe una cosa bella per la società, per i tifosi e per tutti che un ragazzo del settore giovanile diventasse un giocatore della prima squadra seriamente, non come un regalino".

L'augurio allora è che l'anno prossimo non si faccia male nessuno, così non avrà più questi problemi?
"Speriamo per tutti quanti che l’anno prossimo vada meglio. Gli infortuni che hanno avuto Schuurs e Gineitis, la spalla di Buongiorno, il tendine di Djidji sono cose che massacrano una squadra come la nostra. Schuurs e Djidji giocano nella stessa posizione per cui speriamo che il prossimo anno si faccia male nessuno".

E' quello che si augura?
"(Ride, ndr) Speriamo che nessun giocatore del Torino si faccia male né alle ginocchia né ai muscoli e che il terreno del Filadelfia diventi più morbido perché dà fastidio, così andrà tutto meglio".


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Giovedì 9 Maggio 2024