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Vanoli rischia di arrivare sulla panchina del Torino come ripiego e anche affrontare la nuova avventura partendo in salita

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Elena Rossin
Federico De Luca
Federico De Luca

Non si sa ancora chi sarà l’allenatore del Torino dalla prossima stagione, con Juric ormai è addio, ma le voci che circolano indicano che negli ultimi giorni Paolo Vanoli sia fra i potenziali candidati in pole position. Ma rischia di arrivare sulla panchina del Torino come ripiego, non fossaltro anche solo mediatico. Già perché Italiano, sarebbe la prima scelta, che ha portato la Fiorentina per il secondo anno consecutivo in finale di Conference League e che comunque potrebbe condurla in Europa anche tramite il campionato, i viola oggi sono al 9° posto a una lunghezza dal Napoli (8°) e hanno anche la partita da recuperare con l’Atalanta oltreché giocare le ultime tre gare con Monza e Napoli in casa e Cagliari in trasferta, nel caso si aggiudicasse la terza coppa europea magari potrebbe riconsiderare la permanenza alla Fiorentina, scatta oltretutto il rinnovo automatico fino al 2025, oppure accettare il corteggiamento del Napoli o del Bologna o andare alla Juventus qualora Thiago Motta sfumasse. Palladino, lascerà il Monza, ma non sembra interessato al Torino in quanto sembra gradire una destinazione con maggiori ambizioni di classifica come ad esempio il Bologna se Italiano dovesse andare altrove. Gilardino anche se manca ancora l’annuncio ufficiale rinnoverà con il Genoa per altre due stagioni. Gattuso non sembra interessato. E Thiago Motta da tempo è uscito dai radar, se mai vi fosse entrato.

Vanoli che sta provando a portare il Venezia in Serie A  con accesso diretto se il Como dovesse non piazzarsi al secondo posto o attraverso i playoff, questa sera si disputerà l’ultima giornata e i lagunari saranno di scena a La Spezia mentre i lariani, che hanno due punti in più in classifica, riceveranno il Cosenza, non avrebbe problemi, anzi, ad accasarsi al Torino seppure abbia un contratto fino al 2026 perché c’è una clausola rescissoria di 500mila euro se il Venezia restasse in B e di 1 mln se la squadra approdasse in A. Il massimo campionato italiano è conosciuto da Vanoli abbastanza poiché è stato collaboratore tecnico di Antonio Conte in Nazionale nel 2016-2017 (prima era stato sempre nel giro azzurro ma nelle Under 16, 17, 18 e 19)  e poi all’Inter dal 2019 al 2021, dopo l’esperienza al Chelsea, sempre con Conte, nel 2017-2018. Poi prima di approdare al Venezia nel 2022 per una stagione era stato l’allenatore dello Spartak Mosca. L’esperienza quindi non gli manca, però non si è mai accomodato su una panchina di Serie A come primo allenatore e dovrebbe vedersela con una squadra che in estate subirà dei cambiamenti, ci saranno giocatori in uscita che non hanno rispettato le aspettative in questa stagione e altri, Buongiorno per primo, che potrebbero essere ceduti per fare cassa. In più con l’Europeo che si disputerà fra il 14 giugno e il 14 luglio svolgerà il ritiro estivo a Pinzolo senza i calciatori che con le proprie Nazionali saranno impegnati in questo torneo e che saranno in vacanza durante il ritiro e infatti il Torino ha deciso di portare in ritiro la Primavera a Spiazzo a 8 chilometri da Pinzolo così l’allenatore della prima squadra avrà a disposizione anche i giovani di Scurto per non ritrovarsi con un organico sguarnito.

Non proprio il massimo, né per Vanoli né per nessun altro allenatore, per iniziare una nuova avventura in una piazza scontenta per il mancato salto di qualità, con una squadra che ha una difesa molto solida, è la 4ª della Serie A con 31 sole reti subite, ma che sarà rivoluzionata (potrebbe perdere il suo fulcro Buongiorno oltre agli addii di Rodriguez e Djidji che hanno il contratto in scadenza che non sarà rinnovato per quel che riguarda il francese naturalizzato ivoriano e molto probabilmente anche per quel che riguarda il capitano, distanza finora non colmata fra offerta e richiesta) e un attacco asfittico, è il terzultimo del campionato con soli 31 gol all’attivo, e anche questo reparto sarà modificato (Sanabria e Pellegri per motivi differenti non hanno rispettato le aspettative e Zapata, il capocannoniere di questa stagione con finora 11 gol all’attivo, piace molto al club messicano Cruz Azul che sembrerebbe disposto a sborsare per il suo cartellino 14 milioni di euro). E poi si sa che il Torino prima di prendere nuovi giocatori punta a cedere chi è sacrificabile e chi non rientra più nei piani e così finisce per ridursi quasi sempre a fine mercato, con l’ovvia conseguenza di trovare solo più chi è rimasto fra i papabili, per dare all’allenatore una squadra che per giunta risulta sempre incompleta, spesso in almeno un ruolo chiave per il gioco del mister. Si spera che Vanoli o chiunque altro sia consapevole di tutto questo per non ritrovarsi ad affrontare problemi che hanno già avuto i predecessori, magari una telefonata a quelli che negli ultimi anni sono stati allenatori del Torino non guasterebbe per sapere a quali potenziali problematiche si può andare incontro e comprendere fino a che punto i problemi siano sempre gli stessi.

Auguri sinceri a Vanoli, se sarà lui il prossimo allenatore del Torino o comunque a chi dovesse esserlo.


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Lunedì 20 Maggio 2024