Menù Notizie

Mancanza di valori e di rispetto: alcuni giocatori del Torino non sono degni di indossare la maglia granata

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Elena Rossin
www.imagephotoagency.it
www.imagephotoagency.it

“Mi aspetto che la società faccia chiarezza e prenda i provvedimenti che un gesto del genere merita” così Matteo Lovato sui social affermando di non essere stato lui ad insultare i tifosi del Toro dopo che era stato accusato dai tifosi di essere uno dei giocatori la cui voce si sentiva, nel video girato da Gemello sul pullman della squadra appena arrivato a Superga per le commemorazioni del 4 maggio video (poi rimosso però ormai era stato visto e ri-diffuso sui social) che voleva testimoniare quanti tifosi erano presenti e che ha colto anche le parole di alcuni, due o forse tre, compagni. Per la precisione va detto che Lovato ha postato una smentita più articolata “Superga è stata un’esperienza incredibile, forte e profonda. Essere parte del Torino e avere la possibilità di vivere in prima persona questa giornata importante è qualcosa di unico che resta nel cuore. Un evento che prima di ieri avevo solo visto nelle pagine di cronaca. E mi sento dire che io avrei mancato di rispetto ai tifosi e alla società? Vengo accusato di parole che non avrei nemmeno mai pensato, figurarsi detto. Torino e il Torino sono la realtà più bella a cui mi sono affacciato da quando gioco a calcio... E vengo pure accusato di aver detto qualcosa contro i nostri tifosi? Non lo accetto, perché non fa parte della mia persona, ed è contro i valori in cui credo! Mi aspetto che la società faccia chiarezza e prenda i provvedimenti che un gesto del genere merita”. Altro giocatore finito nel mirino dei tifosi nel tentativo di individuare chi fra i giocatori avesse insultato i supporter è Pellegri che anche lui via social ha smentito: “Accetto le critiche e mi assumo tutte le responsabilità quando commetto errori. Rispetto le opinioni altrui, ma non accetto di essere accostato a un video che sta circolando poiché la mia voce non è presente”.

L’audio del video è un po’ disturbato, ma questo non impedisce di cogliere quanto detto da alcuni giocatori all’insegna dei tanti tifosi presenti sul piazzale della Basilica di Superga che attendevano l’arrivo della squadra per la Santa Messa e la lettura dei nomi dei caduti. Quando il pullman che trasportava i giocatori è arrivato è stato accolto sventolando bandiere e con applausi. E qualcuno dei calciatori parlando con un compagno si è espresso così: “Sono gli stessi che ti hanno fischiato” riferendosi a qualche fischio ricevuto da qualche giocatore presumibilmente nell’ultima partita quella con il Bologna o in qualche altra e ai fischi ricevuti da tutta la squadra al termine del pareggio con i felsinei. E il compagno ha risposto: “Sì, sì, cog…”. E poi si sente ancora: “Ciao, ciao pezzi di m…”.

Queste parole dimostrano una mancanza di valori e di rispetto che evidentemente hanno alcuni calciatori perché prima di tutto non conoscono neppure la storia del club in cui giocano altrimenti salendo a Superga per commemorare il Grande Torino e gli altri caduti nella Tragedia di Superga non avrebbero non compreso perché la squadra viene accolta sempre bene in quest’occasione a prescindere dai risultati che ottiene in campo. Loro sono comunque gli eredi del Grande Torino pur essendo anni luce distanti, per qualità tecnica e capacità di vincere, da quei campioni. Gli Invincibili erano non solo una squadra che mieteva successi a ripetizione, ma erano anche il simbolo dell’Italia che risorgeva dopo la seconda Guerra Mondiale, magari studiare un po’ di storia farebbe bene a questi giocatori. La società, intesa come Torino Fc, è colpevole di non insegnare ai propri tesserati la storia del club, basta pensare che il Museo del Toro è stato allestito e esiste grazie a tifosi volontari, che si trova a Grugliasco, comune vicino a Torino, e che dal rifacimento del Filadelfia aspetta (sono passati 7 anni) che venga costruita lì la nuova sede e che la prima squadra non va a visitarlo da anni (l’ultima volta è stata nel 2011), e infatti se non si informano loro stessi, come fanno alcuni, è evidentemente ignorata o al più vagamente orecchiata senza capirne il profondo significato. Poi se questo non bastasse dovrebbero ricordarsi i giocatori delle prestazioni mediocri, per non dire peggio, che hanno fatto anche in questa stagione con squadre che retrocederanno o che sono in lotta per evitarlo oppure che comunque non sono più forti di loro. Si può forse dare torto ai tifosi che fischiano dopo aver assistito a partite come con il Cagliari 0-0, Verona 0-0, Frosinone 0-0 sia all’andata sia al ritorno, Udinese 1-1, Genoa 0-0 senza neppure un tiro in porta, Salernitana 0-0, Sassuolo 1-1 e la sconfitta per 3 a 2 con l’Empoli? O che in ben 16 gare su 35 non sono riusciti a vedere uno straccio di gol?  (9 pareggi Cagliari, Verona, Frosinone, Genoa, Salernitana, Fiorentina, Juventus, Frosinone e Bologna e 7  sconfitte Lazio, Juventus, Inter, Bologna, Fiorentina, Lazio e Inter). E non pensino di cavarsela vantandosi con i 18 clean scheet perché se vivacchiano a metà classifica è dovuto al fatto che non sono riusciti a fare più di 31 gol, anzi per la precisione 30 visto che uno è un autogol, e per questo hanno il terzo peggior attacco della Serie A, peggio hanno fatto solo Empoli e Salernitana con 26, che ha vanificato l’avere la quarta difesa del campionato con soli 31 reti subite, meglio hanno fatto Inter (19) e Bologna e Juventus (27).

I giocatori devono sempre ricordare i sacrifici che fanno i tifosi per sostenerli, non hanno di certo i loro lauti stipendi, eppure sottoscrivono gli abbonamenti allo stadio e alle televisioni a pagamento, comprano i biglietti, si sobbarcano trasferte su e giù per l’Italia, li vanno a vedere in ritiro e acquistano gadget. E’ solo grazie ai tifosi che loro professionalmente esistono perché se non ci fossero più i tifosi il calcio chiuderebbe i battenti e quanti giocatori troverebbero un lavoro altrettanto ben pagato?

E quindi si torna alla frase di Lovato: “Mi aspetto che la società faccia chiarezza e prenda i provvedimenti che un gesto del genere merita”. Sacrosante parole perché quegli insulti rivolti ai tifosi devono essere puniti severamente dalla società subito con la messa fuori rosa più una multa esemplare e poi con la cessione perché certi giocatori, chiunque essi siano, non sono degni di indossare la maglia granata.


Altre notizie Torino
Domenica 19 Maggio 2024
Sabato 18 Maggio 2024