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ESCLUSIVA TG – Carina: “Per Skorupski la trattativa tra Toro e Roma non è calda, ma l’affare può farsi”

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Elena Rossin
Federico Gaetano
Federico Gaetano

Stefano Carina è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Carina è un giornalista che si occupa di calciomercato e collabora con “Il Messaggero” con lui abbiamo parlato dello stato delle cose fra Torino e Roma per Skorupski.

Quali sono le condizioni della Roma per cedere Skorupski al Torino?

“Partiamo dal presupposto che la Roma intende monetizzare la cessione di Skorupski e la valutazione che viene data al portiere è di circa 10 milioni. Con il Torino c’è ancora in ballo il riscatto di Bruno Peres ed io sapevo che il club giallorosso voleva utilizzare Skorupski come pedina di scambio per abbassare il riscatto che è di circa 12,5 milioni. Il problema è la valutazione del portiere perché il Torino lo valuta non più di 7 e di conseguenza c’è una differenza di tre. Penso, però, che l’affare possa andare in porto poiché la Roma dalla cessione di Skorupski vuole monetizzare e al Torino serve un portiere e il polacco è un buon portiere”.

I tre milioni che ballano sono trattabili oppure no?

“Non saprei, fino a un po’ di tempo fa avrei detto che un’intesa sarebbe stata trovata sicuramente perché i rapporti che c’erano tra Sabatini e la proprietà granata erano ottimi. Adesso qui a Roma stiamo imparando a conoscere Monchi (il nuovo direttore sportivo della Roma, ndr) e mi sembra che sia una che quando fissa un prezzo è quello. Per capirci la prima offerta del Liverpool per Salah era di 32 milioni e poi la valutazione è arrivata a 40 più bonus, che era quella che dava Monchi. Il direttore sembra proprio che sia una persona che sappia fare il suo lavoro. Dall’altra parte per il Torino c’è Cairo che è un altro osso duro, quindi, se realmente i granata vogliono Skorupski un’intesa si troverà poiché non penso che possa essere questa differenza di valutazione a bloccare un acquisto da parte del Toro e una cessione da parte della Roma”.

Nel caso la trattativa non andasse a buon fine la Roma dovrà dare tutti i 12,5 milioni del riscatto obbligatorio di Bruno Peres.

“Sì. Faccio un esempio, se Skorupski fosse ceduto a un club, dico per dire, inglese alla cifra stabilita da Monchi poi entro il trenta giugno la Roma deve dare al Torino i soldi per Peres. Utilizzare Skorupski per abbassare la cifra dovuta per Peres al Torino o darlo al prezzo che si valuta ad altri sempre si monetizza”.

Dal punto di vista dell’ingaggio Skorupski rientra nei tetti salariali del Torino, questo potrebbe aiutare?

“Skorupski giocava nell’Empoli e sicuramente l’ingaggio per il Torino non è un problema. Paredes, che nella Roma è il primo cambio del centrocampo, guadagna 900 mila euro e il portiere sta ben sotto questa cifra”.

Il Torino ha nel mirino anche Karnezis dell’Udinese che ha una valutazione decisamente inferiore a quella di Skorupski.

“Certo, ma Skorupski ha ventisei anni e Karnezis quasi trentadue e prendendo il polacco il Torino risolverebbe la questione portieri per i prossimi anni trattandosi di un buon portiere che è cresciuto a Empoli. Ha, secondo me, solo qualche limite nelle uscite soprattutto quelle basse, però, comunque si sta parlando, come dicevo, di un buon portiere e nel Torino potrebbe completare la propria crescita professionale”.

Nel caso il Torino decidesse di dare un’accelerata alla trattativa per Skorupski da parte della Roma ci sarebbero tempi lunghi o molto brevi?

“La Roma deve pagare al Torino il riscatto di Peres entro il trenta di giugno, quindi, se il Torino vuole accelerare non ci dovrebbero essere problemi. Tra le due società ci sono buoni rapporti e con un gentlemen’s agreement si può andare anche oltre il primo di luglio. Per quello che so la trattativa comunque non è calda”.

Infatti, il Torino non sembra intenzionato a spendere 10 milioni per un portiere ma decisamente meno.

“Certo, ma non si sta parlando di una trattativa per un giocatore che è valutato cinquanta milioni si tratta di un portiere giovane e bravo e quindi penso che alla fine la cosa possa andare in porto proprio perché da una parte c’è la volontà della Roma di monetizzare e dall’altra quella del Torino di prendere un buon portiere. Vedremo quello che succederà”.


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