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Quello che non doveva succedere

di Ternananews Redazione
per Ternananews.it

Ora è finita davvero. La Ternana è in Serie C. Nonostante il piccolo vantaggio dell’andata, nonostante avesse dimostrato una settimana fa di essere in forma ha ha avuto la meglio l’esperienza, la lucidità e la tenacia di un gruppo probabilmente più pronto a partite del genere.

La Ternana ha perso - malamente - la partita dell’anno. Era stato difficile già arrivarci a giocare questa partita, se ripensiamo a come si era partiti. E addirittura c’era anche stata la possibilità di salvarsi direttamente. C’era ancora la possibilità: ma soltanto attraverso queste due partite. Bisognava resettare tutto e ripartire, senza pensare a quello che era stato e che sarebbe potuto essere. Il Bari l’ha fatto e la Ternana no. Pur in mezzo a una situazione decisamente più complicata di quella rossoverde, con tante polemiche interne ed esterne, con tanta tensione addosso. Il Bari è stato migliore della Ternana.

La Ternana stasera non ha funzionato. Non ha avuto un buon approccio, ha subito l’iniziativa dei biancorossi, non ha avuto la forza di alzare i ritmi: unica arma con cui le Fere avrebbero potuto mettere in difficoltà gli avversari. Il baricentro si è abbassato e il Bari ha colpito quando e dove faceva più male: a cavallo dell’intervallo con il suo uomo simbolo, Valerio Di Cesare. Dobbiamo dire la verità: non c’è stata quasi partita. Il Bari ha dato sempre la sensazione di essere più tonico della Ternana. Ha avuto in Benali l’uomo a cui aggrapparsi che ha tirato fuori una partita straordinaria e che nessuno dei rossoverdi è riuscito ad arginare. Ha trovato in Di Cesare quel capitano a cui aggrapparsi.

La Ternana non ha trovato - se non a sprazzi - il suo uomo migliore: Pereiro. Non ha trovato il guizzo delle giornate migliori di Distefano. Non ha trovato quella corsa fresca che avevano fatto delle Fere una squadra imprevedibile. E’ tornata la Ternana formato casalingo dell’ultimo periodo (Catanzaro escluso): quella impaurita, quasi timorosa. Il fattore casa non è stato un fattore. Non ha trovato compattezza e non ha trovato neanche la gamba.

E ha trovato invece una prestazione sottotono rispetto a quelle belle che invece sarebbero servite. Il Bari in campo ha messo tutta la malizia possibile, ha preso coraggio dalle proprie giocate, ha costretto la Ternana ad avere paura. Quella paura che doveva avere il Bari, l’abbiamo avuta noi. Quella paura che non ti fa girare bene le gambe, che ti blocca il pensiero. Oggi non c’è più spazio per recuperare. Tutto quello che di buono è stato fatto in questa stagione è stato neutralizzato dalla sconfitta in casa più pesante della stagione. Neanche un gol fatto, tre presi e potevano essere anche di più.

La Ternana è in C, non ci sono più margini. Questa partita ha emesso un verdetto inappellabile. Non ci si può lamentare di nulla, se non di noi stessi. Di una partita giocata al contrario di come era stata giocata quella di Bari. Ora pesa tutto sulle spalle della Ternana. Ora brucia qualsiasi cosa si avvicini alla nostra pelle. La Ternana torna in C, dolorosamente. Senza aver potuto buttare in campo quello che sarebbe servito.

Se la Ternana è retrocessa è evidente che non dipende soltanto dalla partita di oggi. E’ successo oggi. Ma le motivazioni hanno radici profonde. La Ternana non è stata (solo) sfortunata. Avrebbe potuto salvarsi, ovvio. Ma sarebbe dovuto andare tutto bene. Non c’è andato. Sicuramente non stasera.


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