Pistoiese, niente di nuovo dalla Toscana. Nessuna certezza sul match col Sangiuliano
Una domenica di fuoco quella che si vivrà nella giornata di domani in Toscana, e che non riguarderà solo la Pistoiese ma tutto il Girone D di Serie D: perché se la formazione orange non si presenterà in campo - in occasione della sfida contro il Sangiuliano City - verrà esclusa dal torneo, che riscriverà la propria classifica, con sensibile cambio sia in zona retrocessione (ce ne sarà una in meno) che in vetta, dove Carpi e Ravenna si stanno contendendo il ritorno tra i professionisti.
Ma andiamo con ordine. Dieci giorni fa è stato arrestato Maurizio De Simone, garante dimissionario del trust arancione e di fatto il patron della società, e la squadra - non avendo le condizioni necessarie per partire - ha rinunciato alla trasferta di Lodi, rimediando la sconfitta a tavolino contro il Fanfulla, un punto di penalizzazione e una multa in quanto prima volontaria rinuncia. Ripetiamo, sul tema la legge è chiara: dopo la seconda rinuncia, sarà esclusione dal campionato.
Va da sé che la partita di domani è di vitale importanza, ma per la sua organizzazione servono almeno 4mila euro da saldare tramite assegno circolare alla Lega Nazionale Dilettanti entro l’orario di inizio della partita. Non solo, nella giornata di ieri, come si è saputo da fonti vicine al club, per problemi economici e organizzativi, la Pistoiese non ha fatto richiesta del servizio antincendio per la partita, prescrizione irrinunciabile per lo svolgimento dell'incontro aperto al pubblico; qualora si giochi, sarà a porte chiuse. Ma, al momento in cui scriviamo, non è dato sapere chi pagherà la quota minima richiesta.
La squadra, come risaputo, ha dato piena disponibilità a giocare, e ha proseguito la preparazione e gli allenamenti, ma la situazione è in evoluzione, e non ci sono sicurezze su quello che succederà. Non resta quindi che attendere.