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Cavese in C, Logiudice: "Non pensavamo di festeggiare ieri. A breve punto per il futuro"

di Tommaso Maschio
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“Sono molto soddisfatto, soprattutto perché mi sono cimentato in una categoria che non conoscevo e perché comunque si è vinto in una piazza che non vinceva un campionato da 18 anni. È il secondo anno di questa proprietà ed arrivare subito in C ha un valore maggiore”. Parla così ai microfoni di Tuttoc.com il direttore sportivo della Cavese Pasquale Logiudice dopo la promozione fra i professionisti arrivata con quattro turni d’anticipo: “Ha preso la società con la squadra fatta, è stata sfortunata a non vincere l'anno scorso ma hanno comunque saputo ripetersi con un altro campionato al vertice. Ci sono società che ci mettono dieci anni a vincere, in un girone anche difficile, qui ci giocatori con under che vengono dal settore giovanile della Lazio e della Roma e giocatori che hanno fatto categorie maggiori e che non vogliono muoversi da Roma".

Ieri una grande festa a Cava.
"Dal ritorno dalla trasferta, c'è stata una bella accoglienza da parte dei tifosi e quindi si è festeggiato: nulla di programmato, perché oggettivamente non ci aspettavamo di terminare ieri la rincorsa alla C".

Secondo lei cosa ha avuto di più questa squadra rispetto alle rivali?
"Siamo stati molto continui nel percorso grazie a un gruppo veramente molto unito. Non era facile perché comunque sono stati cambiati quasi 30 giocatori rispetto all'organico dell'anno scorso e soltanto due i confermati".

I campionati, insomma, si vincono grazie al gruppo.
"Devi essere anche molto fortunato: non parlo da un punto di vista tecnico ma il fatto di trovare un'unione di gruppo non è mai semplice. Questo ci ha aiutato a superare i pochi momenti negativi. I campionati si vincono proprio nei momenti di difficoltà, non quando le cose vanno bene. Sta tutto nel saper affrontare le avversità e nel farle durare il meno possibile. Ovviamente è stato decisivo, in questo, l'apporto della società e di tutto l'ambiente: tutte le componenti hanno lavorato al meglio".

Questa squadra era stata comunque costruita per vincere.
"Sì, è chiaro che la società mi ha chiamato per vincere il campionato però oggettivamente dobbiamo dire che c'erano altre 3-4 squadre che avevano fatto degli investimenti anche superiori ai nostri e che avevano anche degli organici importanti".

Ora è tempo di festeggiare ma tra poco sarà già tempo di programmare.
"Diciamo che non c'è stato ancora modo di pensare al futuro perché il successo è arrivato così in fretta, anche se nelle ultime settimane tutti ti davano ormai come vittorioso. C'è la volontà da ambo le parti di sedersi a breve per vedere i progetti futuri. Si è lavorato in grande sintonia, ci tengo a ringraziare la società perché mi ha dato la possibilità di lavorare in piena autonomia e, oggi, non è facile per un direttore sportivo avere questo modo di operare".

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