Vicenza, Ronaldo: "Mi piacerebbe che lo stadio mi stesse vicino invece di fischiarmi"
Ronaldo Pompeu da Silva, centrocampista del Vicenza, è intervenuto a “È solo calcio”, trasmissione in onda sul sito del Giornale di Vicenza: “È stato un 2023 difficile, meno male che è finito, speriamo che nel 2024 le cose vadano meglio. A livello individuale? In questi casi ognuno di noi valuta in cosa può migliorare perché tutti hanno delle colpe. Come vi sentite quando viene esonerato un allenatore? Se uno ha un po’ di sentimento sa che le colpe sono anche dei giocatori, è normale che il primo a pagare è sempre il mister, è naturale rimanerci male. Come è andata la separazione con Diana? Ogni allenatore ha il suo modo di fare, lui non ha salutato ma noi in qualche modo lo abbiamo fatto. La differenza con Vecchi? Sono diversi, si cercano di prendere le cose positive da ogni allenatore.
L’anno scorso? Abbiamo avuto alti e bassi, con Modesto era andata bene, poi nei playoff abbiamo fatto cose positive. Quest’anno avrei scommesso tutto quello che ho in questa squadra, io e altri potevamo andare via ma abbiamo scelto di rimanere perché credevamo fortemente nel progetto, dentro di noi eravamo tutti consapevoli che potesse essere l’anno giusto, per fortuna c’è il girone di ritorno, ci saranno i playoff e dobbiamo arrivarci il meglio possibile.
Hai il contratto in scadenza, rimarrai? È difficile da dire perché può succedere di tutto, già a inizio anno potevo andare via ma ho deciso di rimanere nonostante fossi in scadenza perché eravamo convinti di poter vincere. Io sono convinto che possiamo fare bene e vincere i playoff: penso che resterò qua, poi se la società farà altre scelte mi adeguerò ma penso non ci saranno cambiamenti. L’impegno? E’ mancato forse solo una o due partite, io sono nell’occhio del ciclone, ma ho le spalle larghe e cerco di andare oltre, mi piacerebbe che lo stadio invece di fischiarmi mi stesse vicino ma questo ci arriverà con le prestazioni. Ci tengo a far cambiare idea ai tifosi. Le mie partite vengono valutate diversamente dagli altri, questa io la guardo come una cosa positiva perché significa che si aspettano tanto da me, ma ora giocheremo un po’ meglio e verrò fuori io come i miei compagni", le sue parole riportate da trivenetogoal.it.