TMW RADIO - Modena, Tesser: "Che rincorsa per la Serie B, non ci siamo mai pianti addosso"
Attilio Tesser, allenatore del Modena fresco di promozione in Serie B, è intervenuto in diretta su TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "La sconfitta di ottobre col Montevarchi la considero più come un incidente di percorso, in quel momento non stavamo andando bene né ancora preso la marcia giusta. Non svoltavamo, dalla settimana dopo, vincendo con la Viterbese, è poi iniziato un cammino straordinario. Non è stato facile, abbiamo dovuto rincorrere a lungo ma noi, giocatori e staff tecnico, siamo riusciti a pensare solo a noi stessi senza mai piangerci addosso. Quando siamo riusciti a raggiungere la Reggiana, ci siamo detti: proseguiamo".
Che piazza ha trovato a Modena?
"Qui c'è una bella storia, hanno fatto la Serie A, e ogni volta che sono venuto ho trovato una curva straordinaria. Sapevo di venire in una piazza importante, è cresciuto un amore reale verso questa squadra: l'ambiente ha fame, per l'ultima partita erano in 15mila".
Ha visto persino il gol del suo portiere.
"L'episodio forse è stato determinante e dico forse perché avremmo avuto pochi margini di errore".
Con voi è salito anche il Sudtirol.
"Dobbiamo far loro i complimenti, quando li allenavo io erano in C2 ma hanno costruito negli anni. Conosco bene la loro mentalità, è gente che programma. E poi sono passati tanti ottimi allenatori da là...".
In Serie B la Cremonese sta un po' sciupando quanto costruito.
"Spero che ce la facciano, il Cavalier Arvedi merita di salire in Serie A, c'è una bellissima realtà fatta di un bel centro sportivo e della sua passione. Hanno un po' rallentato, non so se per stanchezza o tensione".
Ha visto migliorato Scamacca in questi anni, lei che l'ha già allenato?
"Arrivò a gennaio, si vedeva subito che avesse certe potenzialità per struttura e qualità tecniche. L'ho incontrato tempo dopo nell'Ascoli ed era cresciuto, in questi ultimi anni infatti ha dimostrato certe doti. Ora starà a lui fare il salto di qualità verso i grandi club con la continuità del rendimento, questo gli serve per i massimi livelli".
Cosa possiamo fare per migliorare la crescita dei giovani?
"Tra Serie D e C vedo molte realtà che danno spazio ai giovani, credo si stia facendo un buon lavoro per proiettarli verso la B e la A. Vedo una maggiore meritocrazia rispetto agli scorsi anni, quando si guardava più che altro ai soldi che arrivavano dalle federazioni".
State già preparando la Serie B?
"Con la proprietà e il direttore non abbiamo ancora iniziato a parlare. Il presidente è una persona fantastica, ha grande equilibrio e umiltà nel fare i passi giusti senza voler strafare. Così, a piccoli passi, abbiamo fatto anche con il Pordenone a suo tempo".
Perché secondo lei si arriva agli esoneri a così poco tempo dalla fine?
"Non conoscendo le realtà è difficile parlare, vedendo così da fuori mi sembrano incomprensibili. Deve essere successo qualcosa di particolare, lo dico nonostante a Venezia e Cagliari stiano subentrando due ragazzi, Soncin e Agostini, che ho entrambi allenato. Non so ad esempio cosa possa cambiare togliendo la squadra a Zanetti o a Mazzarri a tre partite dalla fine".