Come nel 2022-23. A Crotone nuovi episodi di violenza fisica verso i calciatori rossoblù
Una giornata di ordinaria follia quella che è stata vissuta lunedì da alcuni calciatori del Crotone, nel giorno che la squadra rossoblù aveva libero dopo il ko interno contro il retrocesso Brindisi. Quattro componenti della squadra, con le rispettive fidanzate, si trovavano in spiaggia, e sono stati aggrediti da un gruppo di oltre venti persone con spranghe e bastoni; il più giovane del gruppo avrebbe anche subito la frattura di uno zigomo, anche se dalle prime ricostruzioni sembra che nessuno dei calciatori si sia fatto medicare in ospedale.
Immediata la condanna dei fatti da parte del club, con il presidente Gianni Vrenna, che si è così espresso ai canali ufficiali del club: "Il periodo difficile che la squadra sta vivendo, di cui siamo i primi a essere rammaricati, non può mai essere una giustificazione per gesti del genere. La violenza non è mai la soluzione, nello sport come nella vita, e questo è un concetto che dobbiamo ribadire senza indugi, impegnandoci anzi a diffonderlo". È arrivata anche la nota di solidarietà della Lega Pro, e ovviamente sulla questione sta indagando Digos della Questura di Crotone, che avrebbe invitato le parti in causa a sporre denuncia.
Al netto di questo, come ha ricordato ieri il portale lacnews24.it, non è questo il primo episodio di violenza che si vive nella città calabrese. Anche quando il Crotone retrocesse dalla Serie B alla C, al termine della stagione 2022-2023, un gruppo di calciatori rossoblù venne prima minacciato verbalmente e poi aggredito fisicamente, durante la festa patronale della Madonna di Capocolonna. Situazioni davvero non tollerabili, e commesse da chi può anche definirsi tifoso... ma tifoso non è.