ACR Messina, Auteri: "Abbandonare la nave sarebbe troppo facile. Io non lo faccio"

“Si può pure contestare la proprietà, però, in ambito lavorativo, non ci manca niente, ma, se si può fare in questo momento un progetto di questo tipo, a che serve solo contestare ed abbandonare? Io non lo faccio, ma per rispetto di tutti, perché sarebbe troppo facile abbandonare la barca. Questa squadra potrebbe fare di più nel girone di ritorno, sono convinto, non vado appresso alle negatività. Meglio che sia io il bersaglio, piuttosto che i ragazzi, i quali danno tanto impegno ed attaccamento. È un punto molto basso, non esiste abbandonare tutto”. Il tecnico dell’ACR Messina Gaetano Auteri ha parlato così dopo la sconfitta contro il Picerno nell’ultimo turno soffermandosi sul periodo difficile della squadra arrivata alla dodicesima sconfitta in 17 gare: “Mi riesce difficile commentare, tutti noi siamo capri espiatori, è normale per i tifosi contestare anche noi dopo un momento pessimo lungo, e oggi abbiamo toccato il fondo, come espressione complessiva, senza scusanti. L’ambiente non è bello,ognuno sceglie la propria strada da seguire e io scelgo quella del gruppo, del sostegno, della squadra, che ha dimostrato di poter fare bene, pur con i suoi limiti evidenti. Il campionato non finisce con il girone di andata, stiamo prendendo Ngombo non so cosa potrà dare, però la squadra è sana, non abbiamo problematiche particolari da questo punto di vista. Non esiste mollare, non ho mai fatto il disfattista nella mia vita.

Poi, certe decisioni in merito alla mia sorte spettano alla società, non a me e nemmeno alla tifoseria, di cui comprendo la profonda amarezza e i motivi della contestazione. Se mi sento in discussione? Nel mio mestiere si è sempre in discussione e io lo faccio sempre con me stesso. Ho un milione di dubbi ogni giorno. - continua Auteri come riporta Messinanelpallone.it- Non pensavo di trovarmi in questa situazione. Vedendo questa squadra in allenamento, si hanno impressioni diverse, ma è chiaro che in gara bisogna dimostrare altro. Abbiamo dei limiti, lo sappiamo, non è questione di scelte in estate. Io sono abituato a rispettare gli impegni, tutti quelli che lavorano in questo gruppo, dal magazziniere alla proprietà, danno il massimo per il nostro obiettivo. Non manca la coesione, chi la pensa diversamente sbaglia, ma è libero di pensarla come vuole.”