Menù Notizie

Caos e disorganizzazione a Trapani, Pellino: “Non scappo”. Ma la strada è sempre più in salita

di Alessio Alaimo
Foto
Ieri l’allenamento rispettando i protocolli anti Covid, oggi però è stata scritta una vergognosa pagina per il calcio italiano. Gianluca Pellino, nuovo proprietario del Trapani non è certamente il premio simpatia dell’anno. Di certezze ne infonde poche, sia ai dipendenti che ai calciatori. Si è presentato e ha stravolto tutto, ingaggiando un nuovo addetto stampa al posto del precedente che come gli altri dipendenti non ha percepito lo stipendio ma finché la corda non s’è spezzata ha continuato a lavorare per la causa. Ma la comunicazione non sembra essere il punto di forza del nuovo corso granata. Conferenza improvvisata, sul profilo Facebook personale di Pellino e con dietro il pannello sponsor dell’anno scorso, con tanto di logo della Serie B. Pellino ha ereditato da Alivision una situazione complicata ma comunque - con una nuova proprietà organizzata - gestibile con risorse ed organizzazione, elementi che oggi in Sicilia sembrano mancare. Il Trapani aveva cominciato con i migliori auspici grazie alla coppia Sandro Porchia-Daniele Di Donato. Poi il cambio di proprietà e quindi Oberdan Biagioni individuato come il nuovo allenatore che a sua volta ha fatto che si anche Gianluca Torma si aggregasse, al posto di Porchia che vista la situazione ha preferito trattare la risoluzione. Torma non ha ancora firmato, da verificare se lo farà in questi giorni oppure se sapientemente capirà la situazione e rifarà i bagagli in direzione Virtus Entella dove si occupa dell’area scouting. Probabilmente Torma tra qualche mese non ringrazierà Biagioni per la segnalazione.
Il Trapani ha svolto qualche allenamento agli ordini di Di Donato senza tenere conto dei protocolli anti Covid. In granata vi era un positivo e la squadra, per ammissione di Pettinari, si è allenata prima ancora che al compagno di squadra (un portiere), venisse dato l’esito. Situazione ai limiti del paradosso. E oggi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Al Provinciale sarebbe dovuta andare in scena Trapani-Casertana, ma la partita non si è potuta giocare perché il medico sociale, Giuseppe Mazzarella, cuore granata e da sempre dedito alla sua squadra al punto di aver anche scritto un libro, è in malattia. L’esperto medico ha anche inviato una PEC tramite il suo avvocato, Salvatore Longo, circa dieci giorni, informando sul suo stato di salute. Se Pellino abbia letto la PEC non è dato saperlo, perché a Trapani tra le tante cose manca anche la linea telefonica e quindi internet. Il gestore telefonico, proprio come i dipendenti, aspetta il pagamento. Dal giorno che il medico è in malattia ad oggi non era stato reperito il sostituto, individuato soltanto ieri. E si tratta di un medico sportivo di Palermo, che non è stato autorizzato dalla Procura perché non registrato nei tempi. E oggi in campo si sarebbe presentato perfino un cardiologo suggerito dal consulente della comunicazione di Pellino. Il nuovo plenipotenziario del Trapani dà la sensazione di non sapere cosa fare e non si capisce cosa ci faccia al timone di una società che fino a pochi anni fa era il fiore all’occhiello della Serie B. I tempi di Vittorio Morace con la regia di Daniele Faggiano sembrano lontani anni luce. Abbiamo provato a contattare il nuovo proprietario del Trapani, non vuole parlare ma dice che non scappa. Mercoledì intanto ci sarebbe da giocare una partita contro il Brescia, difficile che accada. Comunicazione e organizzazione in quel di Trapani non sembrano essere elementi conosciuti. L’epilogo, triste, sembra scritto. E la prossima settimana il Collegio Arbitrale si pronuncerà su alcuni svincoli, tra questi Pettinari. Che insieme a Luperini e Nzola è uno degli uomini mercato. Soffia aria di crisi a Trapani. E un vento che potrebbe presto spazzare via tutto.
Altre notizie Serie C
Giovedì 28 Marzo 2024