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Ternana, Bandecchi: "Per noi il campionato è finito. Pazzo chi pensa di riprendere"

di Andrea Piras
Federico Gaetano
Federico Gaetano
Bel gesto della Ternana e dei suoi tifosi che, tutti insieme, hanno donato 50mila euro all'ospedale di Bergamo. Il presidente rossoverde e fondatore dell'Università Unicusano Stefano Bandecchi ha spiegato ai taccuini dell'edizione odierna di Tuttosport: "E' nato da uno stimolo della tifoseria di Terni che storicamente è gemellata con quella dell’Atalanta. Tutte le fazioni ternane, che sono centomila ma ora finalmente unite, mi hanno fatto arrivare all’orecchio questa idea. Tra l’altro io ho molti amici bergamaschi. Hanno un carattere forte, deciso, non si fanno volare la mosca al naso e per indole non aspettano che arrivino gli altri a dare loro una mano. Però ho sentito che era giusto, visto il momento che stiamo attraversando. Il bonifico è stato fatto sì dalla Unicusano e la Ternana ma di fatto è stato realizzato dallo spirito della tifoseria rossoverde. Così abbiamo rafforzato ulteriormente il gemellaggio".

Campionato finito! - Il numero uno del club umbro ha poi affrontato il tema della ripresa dei campionati: "La nostra linea è che il campionato è finito con verdetti da emettere in base alla fotografia attuale anche per retrocessioni e promozioni. Forse e sottolineo forse, se avessimo fortuna, potrebbe esserci spazio per playoff e playout. Gran parte del mese di maggio non potrà essere usato nemmeno per gli allenamenti. Pazzi quelli che lo pensano, spero che abbiano ragione loro ma se non siamo fuori di testa come si fa a pensare di fare allenare tutti insieme i ragazzi? E le partite della serie C con tutte le squadre del Nord che fanno parte di zone particolarmente colpite come potranno viaggiare e ospitare gli avversari in sicurezza? La vedo difficilissima. Chi si assumerà questa responsabilità? Il campionato è finito. Lasciamo stare serie A e B che sono ricchi con i diritti tv, ma a noi della C non arriva nulla. Temo per molte società della LegaPro. Credo che lo Stato anche negli aiuti avrà priorità e non penso che gli aiuti al calcio possano comprensibilmente occupare i primi posti dove avremo industrie, artigiani e settori in ginocchio come il turismo".
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Giovedì 28 Marzo 2024