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Capuano si presenta: "Attendevo l'Avellino dal '96. Voglio aprire un ciclo"

di Tommaso Maschio
Nicola Ianuale/TUTTOmercatoWEB.com
Nicola Ianuale/TUTTOmercatoWEB.com
Il neo allenatore dell’Avellino Ezio Capuano ha parlato in conferenza stampa della nuova avventura spiegando che aspettava di sedere sulla panchina irpina dal lontano ‘96: “Aspettavo una chiamata dall’Avellino dal 1996, sono fiero e orgoglioso di allenarlo perché ho sempre avuto questo obiettivo. Vorrei aprire un ciclo ad Avellino perché mi ritengo un guerriero in grado di conquistarlo, ma prima dobbiamo pensare a salvarci. Durante la mia carriera ho rischiato di autodistruggermi perché in questo mondo non bisogna dire mai quel che si pensa, mentre io sono istintivo e la pago. Ho dalla mia parte l'esperienza necessaria per migliorare le cose e non ho paura di nessuno, del Bari, della Ternana o della Reggina. Non sono un debole. - continua Capuano come riporta Tuttoavellino.it - Voglio conquistare questa piazza con il lavoro, il sudore e i risultati sul campo. Castellammare? È un episodio di 12 anni fa, giocammo quella partita a porte chiuse perché trovarono delle bombe nello stadio. La notte prima un ragazzo a cui voglio bene (era Castaldo, ndr) stette male. L'Avellino era la squadra più forte del campionato, lo battemmo, e non mi vergogno di quella situazione. Ora darei due litri di sangue per salvare l'Avellino".
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