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Como, Banchini è una scommessa già persa?

di Alessio Lamanna
per Tuttoc.com
Armando Serpe
Armando Serpe

Affidare una panchina di Serie C a un allenatore con nessuna esperienza nel professionismo italiano: una scommessa che il Como ha fatto poco più di un anno fa dando fiducia a Marco Banchini. Quasi diciassette mesi dopo, la piazza è profondamente divisa: molti chiedono a gran voce l’esonero, altri invece prendono in mano la classifica e dicono più o meno: “Oh, guardate che siamo quasi primi!” Ma come mai si è creata quest’aria pesante attorno alla panchina lariana? I contestatori sono tutti impazziti? Non proprio.

I motivi ci sono. La gestione Banchini si porta dietro dei problemi irrisolti, nonostante non si metta in dubbio l'impegno e la serietà del vigevanese con trascorsi a Malta, Vanuatu e in Albania. Incide molto la scorsa stagione, quando una rosa che valeva le prime cinque/sei posizioni è arrivata alla sospensione al tredicesimo posto e con trend negativo. La squadra è da tempo ondivaga, discontinua, una volta concede poco ma crea poco, una volta gioca meglio ma balla in difesa. Manca grinta, mordente, voglia di vincere e di “mangiare” l’avversario. Si subisce la partita anziché dominarla, il coltello è dappertutto meno che tra i denti. E sotto questo aspetto non si vedono miglioramenti. Anche le dichiarazioni del tecnico fanno arrabbiare alcuni: basti pensare che, dopo lo scialbo pareggio con la Pergolettese, Banchini ha detto (sia a caldo, sia il giorno dopo) che “è mancato solo il gol”. A livello tattico, poi, c’è più confusione rispetto all’anno scorso: si è passati dal 3-5-2 al 3-4-2-1, poi al 3-4-1-2, poi al 4-4-2 e infine al 4-2-3-1. Il tutto in cinque partite. E il discorso calci piazzati? Dopo un anno senza averli mai sfruttati, a Lucca è arrivato il primo gol su angolo (piuttosto casuale però, un flipper con complicità di difesa e portiere).

Ma nonostante tutte queste problematiche, il Como ha dieci punti in classifica e vincendo il recupero di mercoledì prossimo sarebbe addirittura primo in classifica. Alla luce di ciò, il posto di Banchini è senz’altro sotto esame – come lo è quello di qualunque allenatore – ma non può dirsi in bilico. E, pensandoci, è proprio questo il problema: se un allenatore con questo score iniziale viene contestato (per i motivi di cui sopra), potrà mai lavorare tranquillo? Le tante critiche in questa situazione di classifica non sono forse una dimostrazione che la scommessa-Banchini è già persa?


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