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FALLIMENTI, PRESUNTE COMBINE, ISCRIZIONI, RIPESCAGGI E RIFORME: L’ESTATE TORRIDA DELLA SERIE C

di Luca Esposito
per Tuttoc.com
TuttoSalernitana.com
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La crisi della C post Covid rende il calciomercato piuttosto piatto. Almeno in queste prime settimane. Come ampiamente prevedibile, la stragrande maggioranza delle società sta pensando di affidarsi ai giovani per intascare i contributi della Lega e per non appesantire il monte ingaggi. Non ci saranno realtà come Reggina e Monza, disposte a spendere e spandere pur di raggiungere l’obiettivo della promozione. Le idee prevarranno sugli investimenti, dunque, sebbene alcune tifoserie importanti e prestigiose pretendano dai presidenti l’allestimento di una rosa in grado di vincere e convincere. Il caso più spinoso è quello della Juve Stabia, profondamente scossa da una retrocessione inaspettata e pronta ad avviare una vera e propria rivoluzione partita con l’esonero del direttore sportivo Ciro Polito e del tecnico Fabio Caserta. Il nuovo ds, Filippo Ghinassi, avrà l’arduo e doppio compito di cedere calciatori costosi e di individuare in tempi brevi quei giovani di prospettiva che possano fare al caso delle vespe. Stando a quanto filtra, dunque, i gialloblu si presenteranno ai nastri di partenza con l’obiettivo di vivere un campionato tranquillo e di transizione, sebbene anche Polito due anni fa sia arrivato da neofita per poi vincere con budget ridotto. Per la serie “sono le conoscenze che contano e non soltanto i soldi”. C’è un’altra campana, tuttavia, che da tempo non suona a festa. Ad Avellino, piazza importante, si naviga nel buio e si aspetta una conferenza stampa chiarificatrice della proprietà per capire effettivamente quali siano gli obiettivi a breve termine. Il cambio di guida tecnica ha diviso la tifoseria; mister Braglia, in categoria, ha dimostrato di essere una garanzia, ma è reduce da un clamoroso fallimento  a Cosenza e non può più permettersi di sbagliare. In questo clima di stasi, una scossa potrebbe arrivare dalla Sicilia. Qualora Joe Tacopina decidesse di investire in Italia, il Catania potrebbe essere la mina vagante del raggruppamento meridionale. E il primo colpo sarebbe di grande spessore, dal momento che c’è già l’accordo sulla parola con il centrocampista Antonio Vacca che, con la sua personalità e qualità, ha contribuito alla salvezza del Venezia.  

E’ un mercato, però, fortemente condizionato dalla crisi economica post emergenza. Tante società, senza introiti, rischiano seriamente di iscriversi per poi vivere alla giornata sperando di salvarsi. Per questo è arrivato il grido d’allarme del presidente Francesco Ghirelli, preoccupato per il futuro di una serie C che ha assolutamente bisogno di ritrovare credibilità dopo annate ricche di fallimenti, penalizzazioni e partite giocate in tribunale piuttosto che sul rettangolo verde. Una prima rivoluzione potrebbe essere quella della lista, obbligatoriamente formata da 22 giocatori. I presidenti sembrano abbastanza d’accordo, in questo modo non si dovranno fare i salti mortali ogni anno per piazzare altrove quei calciatori esperti, strapagati ma che restano fuori rosa per scelta tecnica e guadagnano cifre spropositate per la categoria. C’è però il rischio di aumentare il numero di disoccupati e la storia di Spanò, capitano della Reggiana che ha appeso le scarpette al chiodo per dedicarsi agli studi, deve essere comunque un esempio per una riflessione ampia, che non trascuri alcun dettaglio. E in tempi brevi, possibilmente, dal momento che qualcuno ha già rinunciato all’iscrizione. Il Potenza ce l’ha fatta in extremis, ma ridimensionerà di molto le ambizioni, non ci sarà un club storico come Siena che, appena due anni fa, fu ad un passo dalla promozione in serie B tramite playoff. Una piazza del genere e una tifoseria sempre corretta e sportiva non meritava un epilogo sportivamente drammatico, la seconda volta nel giro di pochi anni. Un incubo anche per la Sicula Leonzio, protagonista sul campo di una miracolosa salvezza ma costretta a ricominciare da zero. Forse dall’Eccellenza. Ad entrambe l’augurio sincero di una pronta risalita, soprattutto nel rispetto dei tifosi e di quei calciatori che, con mille sacrifici, avevano conquistato gli obiettivi. Era già nota, invece, l’esclusione del Campodarsego. Davvero triste pensare che una squadra che ha impiegato un anno intero per vincere il proprio girone si sia già tirata indietro per problemi economici. Si spera che le brutte notizie siano finite qui: tutte le altre realtà della terza serie hanno depositato domanda d’iscrizione abbinando la fideiussione necessaria, ma la Co.vi.Soc è a lavoro. La fideiussione, come noto, è conditio sine qua non per partecipare ai campionati professionistici e, in assenza di determinate garanzie, la richiesta sarà bocciata. In quel caso i club avrebbero 48 ore di tempo per mettere le cose a posto e affidarsi a una compagnia assicurativa affidabile.  Intanto, però, è caos ripescaggi: Ravenna e Giana Erminio sono in pole in quanto dovrebbero usufruire a breve della riammissione, poi bisognerà vedere se ci saranno altri posti e a chi toccheranno tra squadre retrocesse e altre che hanno disputato l'ultimo campionato in D. Foggia e Savoia, a tal proposito, sognano di essere protagoniste. E, a proposito dei satanelli, gli avvocati seguono con interesse il caso Bitonto: la presunta combine di qualche tempo fa con il Picerno è oggetto di indagini da parte delle autorità competenti, non sono da escludere colpi di scena e ulteriori ribaltoni per una serie C che, senza sponsor e senza pubblico, con protocolli costosi da rispettare e settori giovanili in ginocchio, rischia seriamente il collasso senza riforme serie e imprenditori facoltosi. Chiudiamo con la vicenda Trapani. La questione societaria è abbastanza complessa. Fino a febbraio non erano stati pagati regolarmente gli stipendi, oggi c’è una proprietà economicamente solida ma che dovrà decidere se iscrivere la squadra al torneo di Lega Pro. Certo è che un girone C con Avellino, Bari, Palermo, Foggia, Ternana, Catanzaro, Cavese, Casertana, Juve Stabia, Trapani e Catania mette i brividi al sol pensiero, una B2 a tutti gli effetti. E immaginiamo a porte aperte e con migliaia di spettatori negli stadi… 


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