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Ignoffo: "Avellino? Via in modo subdolo e pilotato. Mi ha fatto male"

di Valeria Debbia
per Tuttoc.com
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Giovanni Ignoffo, intervenuto ai microfoni di TMW, è tornato sul suo esonero dalla panchina dell'Avellino, affermando di non averlo ancora metabolizzato: “No. Macché. Ripenso a tutto ciò che è successo. E ne faccio tesoro perché le esperienze fanno parte del proprio bagaglio. Sono deluso e amareggiato, mi porterò dietro questo stato d’animo perché sono andato via in maniera subdola e quasi pilotata. Eravamo partiti in difficoltà, con una rosa ristretta e in ritardo: non pensavo neppure di passare il turno di Coppa Italia eliminando il Bari. Poi è arrivato un momento complicato dovuto ad un’eccessiva inattività di qualcuno. I ragazzi meritano complimenti e ancora oggi dico grazie a chi mi ha accompagnato in questa avventura. Dal team manager all’ufficio stampa fino ai miei collaboratori”.

Sente anche suo il decimo posto dell’Avellino?
Una partenza a rilento avrebbe gravato sul percorso del mio successore. Le prospettive erano quelle di partire nel miglior modo possibile e poi arrivare a gennaio, ma poi sono cambiate le idee”.

Da cosa o da chi è rimasto deluso?
Non mi aspettavo da una persona come Di Somma un trattamento del genere. Certe cose non si fanno neppure al peggior nemico: non avendo un presidente in quel momento lui aveva tutto in mano. E il modo in cui sono stato esonerato mi ha fatto male. Quando sono stato esonerato tanti addetti ai lavori poi mi hanno detto che certe cose da qualcuno avrei dovuto immaginarle”.

Cosa non rifarebbe?
Gli addetti ai lavori mi hanno fatto i complimenti per quanto svolto. Probabilmente tornassi indietro cercherei di non ricommettere alcuni errori, mi aspettavo di lavorare in simbiosi con il direttore sportivo invece evidentemente alcune cose erano state fatte per farmi del male”.


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Mercoledì 24 Aprile 2024