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INTERVISTA TC - Benassi: "Mai pensato di smettere"

di Raffaella Bon
per Tuttoc.com
Giuseppe Scialla
Giuseppe Scialla

L'ultima partita ufficiale esattamente due anni fa con la maglia della Casertana, sembrava aver appeso i guanti al chiodo Massimiliano Benassi svolgendo il ruolo di preparatore dei portieri dell'Arezzo. E' notizia di oggi il suo approdo al Montevarchi in Serie D all'età di 38 anni, l'ex Lecce si racconta in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com.

Sembrava volessi lasciare il calcio invece no.
"Che io personalmente volevo mollare il calcio personalmente no, piuttosto le regole che ci sono nel calcio d'adesso. Ho sempre detto quando ero più giovane che volevo smettere quando non avevo più voglia di fare allenamento, il calcio d'adesso ti fa smettere ed è una cosa che odio. Non ci sono più i valori, non c'è più meritocrazia. La realtà diceva che stavo per smettere ma dentro di me non c'è stato mai un giorno in cui ho pensato veramente di smettere".

Sei andato ad Arezzo con la Berretti.
"Si la Berretti ad Arezzo con Mario Paratici e Paolo Cangi che sono due carissimi amici, li ringrazio perchè mi hanno fatto capire quale ruolo mi piacerebbe fare nel futuro: l'allenatore. L'idea di un domani è quel tipo di lavoro, almeno tentare".

Come nasce Montevarchi?
"Nasce da una telefonata del direttore, mi ha chiesto se ancora avevo voglia e appena mi ha fatto questa domanda gli ho detto subito di sì nonostante tra un mese compio 38 anni. Putroppo ho sofferto non giocando l'ultimo anno e mezzo, dentro di me c'era la voglia di giocare perchè ancora non volevo smettere io ma sono state le regole di questo calcio. C'è sempre quella voglia, mi sono sempre allenato".

La Serie D impone in campo quattro Under, potresti fare da chioccia?
"Io sono venuto con la massima disponibilità per mister e società. Sono venuto anche per fare il portiere, faccio da chioccia e cerco di aiutare i ragazzi in campo con la mia esperienza".

La Serie D ormai è diventata come una C2.
"Il livello della C2 era più alto, c'erano meno giovani. Negli spogliatoi adesso ci sono parecchi ragazzini, quando facevo l'interreggionale nel 1999 di giovani eravamo in cinque in rosa. Putroppo queste sono le regole".

Benassi a Montevarchi, Indiani è a Gavorrano. La Serie D è dura.
"Assolumente è' un campionato duro, sono venuto con l'intento di mettermi a disposizione ed è una sfida con me stesso. 

Cosa pensi del tuo Arezzo?
"Quest'anno sono partiti diversamente rispetto alla scorsa stagione con un nuovo allenatore e tanti nuovi calciatori, il campionato è difficile ma sono sicuro che ne verranno fuori molto velocemente. Sabato sarà molto difficile contro l'Alessandria". 

Proprio l'Alessandria di Scazzola, che partita sarà?
"Scazzola è partito benissimo, sono molto contento perchè è un ottimo allenatore ed una grande persona. Sarà una partita sicuramente bella nel senso che l'Arezzo viene da un pari brutto per come è nato anche se la partita era da pareggio, prendere gol all'ultimo minuto non è facile perchè sono quelle sfide che possono farti svoltare ed il derby poteva essere una di quelle. I tifosi dell'Arezzo erano parecchi a Siena, c'era molto calore ed è un peccato che l'abbiano pareggiata".


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