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Reggiana, il saluto di Quintavalli: "Abbiamo scritto una storia semplice. E siamo tornati grandi"

di Tommaso Maschio
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Con una lunghissima lettera l’ex presidente Luca Quintavalli ha voluto salutare la Reggiana e Reggio Emilia. Ecco alcuni stralci:

“Cara Reggio Emilia,
con felicità e tanta riconoscenza Ti scrivo queste righe rivivendo nei pensieri un percorso iniziato nel Luglio 2018 e che mi ha visto Presidente della nostra amata società AC REGGIANA 1919. Un cammino lungo, tormentato, fatto di corse ed affanni, cadute e risalite, lacrime e sorrisi che mai hanno intaccato quella determinazione e mentalità ereditata dallo sport: focalizzati sull’obiettivo. Questa volontà di non fermarsi mai, dedicando passione, denaro, tempo, sonno, sentimenti per un sogno invisibile della gente e dei nostri calciatori, ci ha portato oggi a parlare di Reggiana con orgoglio e non con vergogna. Vi rimando velocemente a quel 31 Luglio 2018 quando qualcuno pensò a me per rappresentare un gruppo di uomini straordinari, ognuno legato al calcio e alla città con storie diverse, ma accomunati da quella voglia individuale di fare qualcosa per tutti. NON CONOSCEVO NESSUNO, MA MI SONO FIDATO. NESSUNO MI CONOSCEVA E SI SONO FIDATI. Il bene della Reggiana e di Reggio Emilia, al di là della paura: accettai l’incarico, dicendo “CI PROVO”. (…) Non basterebbero ore per descrivere quanto consuntivato poi da quel 31 Luglio ad oggi, partendo dalla serie D concessa e non scontata, da quelle trasferte in campi parrocchiali inadeguati ad accogliere centinaia di cuori granata con bandiere e voglia di un bar, alle critiche per la scelta di due capitani, ad un miracoloso ripescaggio dopo 4 sberle nel derby di Modena, ad un avvio del centenario in Piazza Prampolini nello sconcerto di una maglia del Barcellona, ad una acquisizione apocalittica di un marchio ritenuto ad un certo punto quasi merce di scambio per vivere o morire, alla riapertura dei bar con somministrazione della birra allo stadio, alle tante ricapitalizzazioni per mancanza di soldi (…) Se penso quindi che dal 31 Luglio 2018 al 22 Luglio 2020 non sono passati neppure due anni ed abbiamo affrontato, gestito e conseguito così tanti successi, allora mi convinco ulteriormente sul valore della scelta di averci provato. Grazie a tutti i soci ed agli sponsor per averci creduto: siete stati fantastici. C’è ancora tanto da affrontare e tanto ci sarà da raccontare, perché la SERIE B insegna: serve umiltà, pazienza, mentalità per apprezzare questa categoria, bella e competitiva come non mai, mancata a Reggio da una generazione; questo il motivo per cui oggi l’obiettivo primario di noi soci sarà quello di rieducare i giovani neofiti al valore della cadetteria: gli stadi aperti daranno stimoli ad apprezzarla, capendone difficoltà e bellezza. - si legge ancora - Quella scritta in questi 3 anni dalla nostra società è una storia semplice, come quella del nostro territorio e di Reggio Emilia che accolse nel tempo dalle campagne della provincia, stuoli di famiglie povere ma con infinita dignità, divenendo nei secoli un centro aggregativo, più che un polo economico: di qui la nostra propensione all’inclusione e a quell’innata solidarietà che ci distingue, tramandata nelle generazioni. Il nostro bene nasce dalla terra e dalla fatica che i nostri nonni hanno fatto per coltivarla traendone sussistenza: quella purezza di valori è rimasta nel nostro essere reggiani e questo abbiamo fatto in Reggiana, rimboccandoci le maniche, con umiltà e sudando giorno per giorno i nostri successi. Nella Reggiana di oggi, vivono i valori di ieri. (…) Poi arriva il momento dei saluti: voglio anzitutto trasmettere serenità e gioia per un percorso che continua. Il valore delle parole, l’intensità degli abbracci, la semplicità delle relazioni sono sensazioni ormai perdute che il calcio ha la magia di far rivivere: tutto questo rimarrà in me come una bella storia da narrare, in mezzo a quelle che hanno fatto del calcio il più bel modo per raccontare la vita della gente, la storia del territorio ed i desideri dei bambini. Auguro al nuovo Presidente, fresco di nomina, di conseguire insieme a noi tanti stupendi risultati salvaguardando quelli ottenuti anche grazie al Suo prezioso contributo di socio e di non demordere mai dalla voglia di operare come la Reggiana ci ha insegnato in 100 anni storia: con umiltà, saggezza ed onestà. Tutti i soci rimarranno al Suo fianco come fatto fino ad oggi ricordando ancora una volta che la grande forza della Reggiana è da sempre stata, è e sarà l’unione e la condivisione. Per vivere e far vivere la Reggiana, serve conoscere la storia di Reggio Emilia e se non la si conosce, di studiarla poichè nelle gesta dei ragazzi in campo, vivono tradizioni e cultura dei nostri antenati: questa alchimia di sentimenti, merita il nostro rispetto”.

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